L’amministrazione la dà vinta ai barbari e rimuove le isole ecologiche
“Vergognatevi!!! Per colpa degli INCIVILI le isole ecologiche verranno rimosse!”
È lo scarno messaggio, accompagnato da due fotografie di una delle isole ecologiche ricolma di rifiuti, che l’amministrazione comunale ha pubblicato sulla rete civica, dopo, come è ormai consuetudine, averla fatta girare prima sui social.
Poche parole “firmate”, si fa per dire, dall’assessore all’Ambiente (che è Antonio D’Addetta) su una questione, quella sui rifiuti, che riflette anche e soprattutto l’ambito dell’igiene urbana, delega rimasta in capo al Sindaco Cascavilla.
Non sono bastati gli appelli sui media per il buon uso delle isole ecologiche, prese d’assalto sin dal momento della loro installazione, nei punti nevralgici della città.
La più colpita dai cosiddetti ‘vandali della monnezza’ è stata sicuramente l’isola posizionata in via Turbacci, ricettacolo degli ‘zozzoni’ già prima del posizionamento del grosso cassone per la differenziata.
A nulla sono valsi anche i controlli posti in essere dalla ditta appaltatrice del servizio e dalla Polizia Locale: il ‘monnezzaro medio sangiovannese’, restìo alla differenziata, ha vinto. E la resa incondizionata dell’amministrazione Cascavilla, che aveva puntato forte su un nuovo modello di differenziata, evidenzia il clamoroso flop della giunta comunale a meno di un anno dal primo compleanno in seno a Palazzo di Città.
Il popolo sui social si è diviso tra chi, è favorevole alla rimozione delle isole e chi insiste sull’azione sanzionatoria e di monitoraggio per stanare quella piccola fetta di popolazione che ancora non si convince dei benefici della differenziata.
Intanto, le isole sono state tempestivamente rimosse e in tanti ci chiediamo, ma l’amministrazione, che da un lato punta il dito contro gli incivili, ha mai attivato una seria campagna di sensibilizzazione? La differenziata, per partire col piede giusto, ha bisogno di vari step di formazione e informazione del cittadino che non possono essere saltati perché differenziare comporta un cambiamento importante di abitudini e stili di vita ai quali ci dobbiamo tutti adeguare. Se oggi si fa un passo indietro sull’isola, domani che si fa? Si sospende il servizio perché pochi cittadini non svolgono una corretta differenziata? La si dà vinta a quattro imbecilli? Si può capire lo sfogo umano, ma da un punto di vista amministrativo è inaccettabile questa resa agli incivili. Amministrare non significa additare colpe (e farla pagare) ai cittadini ma studiare soluzioni e creare condizioni affinché i servizi possano migliorare. Facile arrendersi alle prime difficoltà.
E poi, una domanda – come si dice – ci sorge spontanea: ma stiamo parlando delle stesse isole citate dalla “guida pratica per la raccolta differenziata dei rifiuti” distribuita ai cittadini unitamente alle nuove pattumelle, ove si parla di “eco stazioni automatizzate stradali” attive tutti i giorni 24 ore su 24 e sottoposte a vigilanza video?
Se parliamo della stessa cosa beh allora perché non si è pensato davvero alla video sorveglianza delle isole ecologiche? Perché le eco stazioni non sono, o meglio non erano, automatizzate? Con tali attenzioni si sarebbero stanati sul nascere la maggior parte dei trasgressori.
Vogliamo parlare poi dei costi di questa operazione? Quanto è costato installare i cassoni e quanto ci costerà ora rimuoverli? I cittadini gradirebbero delle serie risposte in merito.
Ci chiediamo, per l’installazione del palo pubblicitario su Corso Roma qualcun altro ha mostrato il polso di ferro nonostante le tantissime opinioni contrarie per le ovvie ragioni di sicurezza, ora, invece, può bastare una sola settimana ad un’amministrazione per arrendersi al caos e al ricatto dell’inciviltà? Per noi è come comunicare alla Città di non avere più forza né idee e forse determinazione nel portare e imporre soluzioni efficaci alla soluzione dei problemi; in poche parole dichiarare fallimento con tutte le conseguenze politiche e amministrative derivanti.
Noi non abbiamo dimenticato i tempi dei soliti noti che sistematicamente ci rispondevano come una litania #ètuttappost quando a posto non c’era nulla.
In bocca al lupo San Giovanni!
Pasquale
“A nulla sono valsi anche i controlli posti in essere dalla ditta appaltatrice del servizio e dalla Polizia Locale…” perchè ci sono stati dei controlli?
Magari sono gli stessi controlli posti in essere per il decoro urbano, per il rispetto del codice della strada con tutti gli automobilisti che portano la cintura di sicurezza o motociclisti che indossano il casco, per non parlare del parcheggiare in divieto di sosta come consuetudine affermata!
Diciamo apertamente che a San Giovanni Rotondo i controlli non ci sono e che specialmente nelle ore serali e notturne i “vandali” fanno manbassa di una cittadina assuefatta e indolente.
Non è questione di “igiene urbana” è che proprio non c’è senso civico e chi dovrebbe imporre le regole minime previste dalle norme vigenti non fa il proprio dovere.
In ultimo una domanda se c’è qualcuno che mi sappia rispondere: ma SGR ha un Regolamento Comunale d’Igiene???
Pasquale Palumbo