L’ex Sindaco Pompilio: “Vittoria frutto del lavoro della mia amministrazione”
Il nuovo anno si apre con una bella notizia per i cittadini di San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis e Rignano Garganico. Lunedì 2 gennaio riaprirà i battenti l’Ufficio del Giudice di Pace ripristinato come da decreto del Ministero della Giustizia.
Il presidio era stato soppresso nel 2012 nell’ambito della riforma giudiziaria. Anni di battaglie, ricorsi fino ad arrivare alla riapertura grazie alla copertura finanziaria degli enti locali che forniranno anche il personale amministrativo senza aggravio sulle spese statali.
I locali della storica struttura, ubicata in via Kennedy sulla strada verso Monte Sant’Angelo, hanno subito un massiccio restyling e saranno in grado di garantire la piena operatività per giudici, avvocati e personale.
Soddisfatto il consigliere comunale, capogruppo di Forza Italia, Mimmo Longo: “Sono orgoglioso del risultato raggiunto, poiché in diverse occasioni si è presentato il rischio di non riaprire tali uffici, ma grazie all’ostinazione del sottoscritto, il quale già con la precedente amministrazione ha intrapreso una battaglia in tal senso, e alla profonda convinzione che questo fosse un servizio utile non solo alla collettività di San Giovanni Rotondo, ma anche per parte del Gargano Nord, finalmente il giorno della riapertura è arrivato. Ringrazio l’Assessore Armido Squarcella, che con estrema sensibilità è riuscito ad intercettare la volontà e l’impegno che il nostro gruppo dava all’argomento in oggetto e, con altrettanta caparbietà, ha continuato e realizzato l’operato iniziato diversi anni fa, in modo che il duro lavoro intrapreso, non fosse vanificato”.
Anche altri consiglieri attraverso i social hanno espresso tutta la loro soddisfazione per il risultato raggiunto.
Chi ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa è stato l’ex sindaco Luigi Pompilio: “In politica è naturale la voglia di mettersi medaglie e prendersi meriti, specialmente se si fa parte di una coalizione uscita vittoriosa da una competizione elettorale. L’essere parte di una compagine che amministra, magicamente crea la convinzione di essere di essere i soli, ad avere i meriti di un obbiettivo raggiunto nell’interesse della nostra comunità. Rivendico la conquista del mantenimento del giudice di Pace in città come obbiettivo dell’Amministrazione Pompilio, resa possibile sola da un’azione corale dell’intero Consiglio Comunale di San Giovanni e dei comuni di San Marco in Lamis e Rignano Garganico”, sostiene l’ex primo cittadino ora consigliere comunale.
Pompilio sottolinea che “nella dialettica per il mantenimento del Giudice di Pace, si sono sviluppate dinamiche politiche che hanno fatto emergere differenze sostanziali: tra chi come il sottoscritto sosteneva la difesa della Istituzione del Giudice di Pace e chi invece, volendo far apparire di essere un strenuo alfiere della difesa della Istituzione, si spingeva invece nella difesa ad oltranza di un Giudice di Pace che abusava da tempo della sua posizione, creando seri problemi per le casse comunali per la mole di condanne che emanava ai danni del Comune di San Giovanni Rotondo. Ricordo che nella denuncia fatta dal sottoscritto contro il vecchio Giudice di Pace, non ho avuto supporti o condivisioni pubbliche di nessuno, ma solo attacchi vili e spudorati, sia in Consiglio Comunale che dai palchi in campagna elettorale, nelle scorse amministrative comunali. Oggi il mantenimento del Giudice di Pace, sembra essere particolare merito di chi ha difeso in modo ossessivo il privilegio, da avvocato, di vincere facilmente le cause intentate contro il comune, perché fiduciosi, che, sempre e comunque il vecchio Giudice di Pace avrebbe condannato il Comune alle spese”.
Pompilio attacca, prendendosi in un certo senso i meriti della vittoria in questa dura battaglia: “Un comune da sempre inerme ed incapace di reagire alle dir poco fantasiose sentenze, che da tempo venivano emesse dal Giudice di Pace di condanna contro il nostro comune, ha trovato nel Sindaco Pompilio, l’uomo che ha avuto il coraggio di portare a conoscenza degli organi istituzionali competenti (fino al Consiglio Nazionale della Magistratura) il comportamento arbitrario dell’ex Giudice di Pace. Oggi alla riapertura del servizio del Giudice di Pace abbiamo il piacere di avere a servizio un nuovo Giudice, la dott.ssa Pedarra, a cui faccio i miei migliori auguri di buon lavoro”.