Il museo raccoglie le testimonianze sulle tradizioni, arti e mestieri di San Giovanni Rotondo
Riaprirà martedì 30 agosto il museo delle arti e tradizioni popolari “Michele Capuano”. Il museo raccoglie le testimonianze sulle tradizioni, arti e mestieri di San Giovanni Rotondo, offre un quadro incisivo ed efficace delle tradizioni popolari della città, e costituisce un importante punto di riferimento per la conservazione e la tradizione della memoria storica del territorio.
L’evento, che si svolgerà a partire dalle ore 19.00 nel cortile interno del museo “Michele Capuano” in Piazza De Mattias, vedrà gli interventi delle autorità presenti e dei professionisti del settore, e sarà l’occasione per presentare alla cittadinanza il nuovo allestimento del Museo, avvenuto grazie al prezioso apporto dei 3 volontari del progetto di Servizio Civile “Per non dimenticare 2.0” e a seguito di un intervento di restauro dei reperti contenuti. Saranno illustrati i lavori svolti e le attività socio-culturali del Museo.
«Ripartiamo dalla cultura con la riapertura di un polo importante della nostra città, attraverso un percorso di scoperta delle nostre tradizioni più antiche. Finalmente il museo torna visitabile da tutti i cittadini e i turisti» ha spiegato il sindaco Michele Crisetti.
Per l’occasione, sarà possibile visitare la struttura fino alle 22.00. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Il Museo custodisce gli oggetti della cultura e della tradizione locale. Nell’esposizione gli strumenti di lavoro e gli oggetti di uso quotidiano sono collegati in buona parte con la terminologia dialettale, con il proposito di innestare i vari oggetti in un quadro pienamente storico e sociologico della nostra civiltà e della nostra lingua.
Il Museo propone un viaggio emozionante alla scoperta della vita, lungo diversi percorsi e attraverso le eterogenee suggestioni della vita quotidiana, il variare delle stagioni; dello sviluppo dell’agricoltura; dello sviluppo dell’allevamento del bestiame e il fenomeno della transumanza e degli antichi mestieri.
L’organizzazione espositiva si sviluppa in sezioni essenziali ed interessa il più ampio spazio della storia e delle attività dell’uomo.
Una prima sezione riflette la vita e la cultura della città. Pertanto si possono trovare gli oggetti della casa, da quelli usati in camera da letto agli utensili della cucina, oltre che oggetti legati alle tradizioni (oggetti religiosi, giochi e arti casalinghe).
Una seconda sezione comprende gli oggetti che riguardano le arti e i mestieri e gli arnesi delle categorie più varie: il fornaio, il calzolaio, il sarto, il falegname, il muratore, il fabbro, il maniscalco, il carrettiere, il carradore, il bottaio, l’acconciapiatti, l’arrotino, lo stacciaio, l’ombrellaio, ecc.
Una terza sezione comprende gli oggetti che riguardano la vita e la cultura della terra. Pertanto si ha la possibilità di avere un’informazione completa della vita che si svolgeva negli ambienti che caratterizzano tutta l’area garganica: la grotta, il pagliaio, la torre, la masseria.