Tra loro anche un noto commerciante d’auto sangiovannese
Auto di lusso – sostanzialmente modelli recentissimi di Audi e Volkswagen – rubate su commissione e reimmesse nel mercato dopo essere state ripulite di ogni numero seriale o identificativo. E’ quanto scoperto dagli agenti della Polizia Stradale di Foggia che, nell’ambito di una complessa indagine durata più di un anno, hanno individuato e stanato un traffico di autovetture clonate, ad opera di quattro soggetti con base a Cerignola ma in grado di muoversi in ambito europeo.
In sostanza, per reimmettere sul mercato le auto provento di furto ne venivano cambiate le “generalità” associando ad esse la documentazione di auto identiche – stessa casa, stesso modello, stesso colore – di auto incidentate e acquistate all’estero, soprattutto in Germania, come rottami. Un’operazione nata esclusivamente in seno all’attività amministrativa della sezione: controllando la documentazione relativa alle richieste di immatricolazioni auto nonché alle richieste duplicati di chiavi da ricodificare, gli agenti hanno evidenziato numerose anomalie.
L’attività, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Foggia Vincenzo Maria Bafundi, ha consentito, quindi, di individuare un gruppo di 4 persone che dopo aver acquistato veicoli incidentati all’estero ne trasferivano i dati identificativi (telaio, motore e documenti di circolazione) su analoghi veicoli rubati in Italia. Dopo aver clonato i mezzi, questi ultimi veniva riciclati sul mercato e rivenduti a ignari acquirenti. Nel corso delle indagini sono state individuate e sequestrate una decina di autovetture, opportunamente restituite agli aventi diritto, per un valore complessivo di circa 200.000 euro.
Sulla base delle indagini condotte, ieri mattina sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico di altrettante persone, tre di Cerignola e una di San Giovanni Rotondo. Si tratta dei cerignolani Donato Dellerba e Samuele Mininno, entrambi di 28 anni e di Agostino Montingelli di 32. Insieme a loro anche Antonio Di Cosmo, 52enne di San Giovanni Rotondo. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, i tre cerignolani avevano il compito di reperire e acquistare i veicoli incidentati all’estero con la relativa documentazione di circolazione, analogamente ai veicoli rubati della stessa marca e modello.
Poi ripulivano i veicoli rubati utilizzando i documenti dei veicoli acquistati all’estero, ripunzonando sugli stessi il nuovo numero di telaio. Erano, inoltre, sempre loro a chiedere ed ottenere il duplicato delle chiavi mediante concessionarie autorizzate della zona. A clonazione ultimata, per il tramite del sangiovannese Di Cosmo (noto commerciante di veicoli), le auto così ottenute venivano vendute a prezzo di mercato ad ignari acquirenti. Sull’operazione – definita “brillante” dal primo dirigente Andrea Spinello, del Compartimento Polizia Stradale Regione Puglia, oggi a Foggia, per illustrare l’esito delle indagini – sono in corso ulteriori indagini ed accertamenti.
(fonte: foggiatoday.it)