Il contributo di un giovane della nostra terra alla lotta di Liberazione
Lunedì 24 aprile, alle ore 19.00, presso il Chiostro Comunale “Francesco Paolo Fiorentino” sarà ricordato il partigiano Giuseppe Limosani. All’evento, organizzato dal circolo dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di San Giovanni Rotondo con il patrocinio del Comune, interverranno: il referente A.N.P.I. Michele Del Sordo, il giornalista Gennaro Tedesco, il sindaco Costanzo Cascavilla e l’On. Michele Galante, Presidente A.N.P.I. della Provincia di Foggia. Nel corso della serata l’attore Christian Palladino interpreterà il monologo “La guerra è finita”, tratto dal saggio storico La Resistenza e Peppino, il partigiano del sud scritto da Gennaro Tedesco, sulle musiche del cantautore Marco Rovelli.
Il monologo racconta la storia di Giuseppe Limosani.
La sua storia da resistente inizia dopo l’8 settembre del ’43, giorno in cui il maresciallo Badoglio annuncia all’Italia l’armistizio e giorno di inizio di uno dei momenti più tragici della storia nazionale.
Giuseppe accompagna a Montecchio Precalcino, un piccolo comune del vicentino, un suo compagno d’armi gravemente ferito. A Montecchio incontra il partigiano Livio Campagnolo e aderisce alla lotta di Liberazione. Dal marzo 1944, Giuseppe Limosani entra nella Resistenza: nel gruppo di Preara della Brigata “Mazzini”, e diventa subito uno dei capi.
Giuseppe viene arrestato e torturato durante un pesante interrogatorio; condannato a morte si salvò grazie ad un’azione di sabotaggio dei partigiani di Verona.
Nella storia di Limosani c’è spazio anche per un piccolo risvolto sentimentale, che forse costò caro al partigiano.
Una “microstoria” che si inserisce in un momento storico importante, quello successivo all’armistizio, che segnò da una parte l’uscita ufficiale del Regno d’Italia dalla seconda guerra mondiale e dall’altra l’inizio della guerra di liberazione, e affronta uno dei grandi temi che appassiona da anni gli storici: il contributo dei meridionali nella lotta partigiana e la partecipazione del Mezzogiorno e dei meridionali alla Liberazione dal nazifascismo.
Un tema estremamente interessante quello delle origini dell’Italia repubblicana e democratica, della dimensione nazionale e della lotta di liberazione, troppo spesso considerate solo una conquista settentrionale, proprio per il fatto che teatro della Resistenza e della guerra civile, che vide combattere italiani contro italiani, fascisti contro partigiani, fu di fatto il nord d’Italia.
Vittorio Fiore, giornalista, scrittore e antifascista, tra i maggiori protagonisti della cultura e della politica meridionalista italiana, in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione, sostenne che andava avviata una ricerca più approfondita sul contributo della Puglia e del meridione alla lotta di Liberazione nazionale, un monito racchiuso in una frase “La resistenza cercatela anche al Sud” e il giovane Giuseppe Limosani fu appunto un partigiano del Sud.