Modificata illegittimamente, secondo CGIL, CISL, UIL e FIADEL la pianta organica dei dipendenti della Lombardi
Non c’è pace per il comparto della nettezza urbana nella nostra città. Risolto un problema se ne ripresenta subito un altro. Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL E FIADEL sono infatti insorte contro la decisione della Lombardi Ecologia che, secondo i sindacati, avrebbe modificato la pianta organica in dotazione al comune di San Giovanni Rotondo per permettere l’immissione di un altro lavoratore.
A denunciare l’accaduto è il delegato provinciale UIL Antonio Mancini: “Quanto fatto dalla Lombardi è illegittimo per questo mi faccio portavoce di tutte le sigle sindacali. L’azienda ha di fatto modificato la pianta organica dei lavoratori in dote al nostro Comune senza tener conto della precaria situazione dei lavoratori appena passati a full time a tempo determinato e soprattutto della vicenda dei tre dipendenti licenziati e ormai fermi al palo da 18 mesi. La Lombardi nonostante tutte queste situazioni in fase di stallo si è permessa di assumere un lavoratore, peraltro forestiero, la cui figura non risulta nella pianta organica al momento della vincita della gara d’appalto”.
Il grido di dolore lanciato da Mancini è forte per una situazione che ha del paradossale. “Trattandosi di un ente pubblico l’azienda non può assolutamente modificare nulla, previo accordo con la committenza, il Comune in questo caso. Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL E FIADEL invitano le autorità politiche comunali a porre rimedio a questa vicenda attivandosi nei confronti dell’azienda affinché venga fatta piena chiarezza sul futuro dei lavoratori passati momentaneamente full time e su quello dei tre dipendenti licenziati. Soltanto successivamente, se ci sarà la necessità, si potrà provvedere ad una modifica della pianta organica valutandone l’ampliamento. Bisognerà discuterne nelle sedi opportune perché la nostra città non può sobbarcarsi i problemi che l’azienda manifesta in altre realtà pugliesi in quanto è il Comune che paga i dipendenti, quindi con i soldi dei contribuenti sangiovannesi. Vogliamo che venga data precedenza alle istanze dei lavoratori che fanno parte a tutti gli effetti della pianta organica del nostro comune. Come sindacati presto incontreremo l’azienda per trovare una soluzione pacifica alla vicenda. Diversamente saranno gli organi preposti a decidere in merito” conclude Mancini che infine fa un appello: “La politica deve dare un segnale forte in questo momento. La crisi amministrativa non può essere una scusante, bisogna prendere di petto questa situazione”.