di Alessandro Rendina
La maggioranza delle persone che si è avvicinata in questi anni a internet non lo fa perché è appassionata di tecnologia, lo fa perché è spinta dalla voglia di socializzare. Così man mano che il carrozzone dell’informatica si trasforma in automobile gli strumenti diventano più semplici da usare e più affidabili.
Arriviamo così al web 2.0, e io, essendomi già interessato in passato di diritti d’autore ogni volta che mi iscrivo da qualche parte mi chiedo: “Chi è il padrone di quello che pubblico?”, “Per chi sto lavorando?”, non voglio fare allarmismo, Facebook ha indubbiamente un valore aggiunto è una mega-rubrica e se senti il bisogno di contattare qualcuno è perfetto, ma è uno strumento pubblico e va usato con un minimo di consapevolezza.
Le domande che mi sono posto sono le seguenti:
*) Chi mi dà la certezza che stia realmente parlando con la persona che immagino?
Se fate una semplice ricerca su internet scoprirete ad esempio che più di un personaggio famoso afferma di non essere mai stato iscritto a Facebook e che c’è qualcuno che sta usando il suo nome e la sua foto illegalmente. Per iscriversi a Facebook è sufficiente una email, se avete dubbi verificate con un colpo di telefono.
*) Se commetto un reato chi paga?
Io, nel contratto di Facebook è scritto a chiare lettere che non è responsabile dei contenuti da me pubblicati. In pratica ogni volta che carichiamo roba senza possederne il copyright ci esponiamo ad una denuncia.
*) I dati che “posto” su FB di chi sono?
I dati sono miei, ma Facebook ne può fare ciò che vuole.
Nel contratto di Facebook è specificato a chiare lettere che:
“Quando pubblichi Contenuti dell’utente sul Sito, ci autorizzi e istruisci a creare le copie di cui sopra, nel caso in cui ciò sia ritenuto necessario per facilitare la pubblicazione e la memorizzazione dei Contenuti dell’utente sul Sito. Pubblicando Contenuti dell’utente sul Sito, concedi automaticamente l’autorizzazione e la garanzia di disporre del diritto a fornire alla Società l’autorizzazione irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile, totalmente acquistata e valida in tutto il mondo (con il diritto di concedere sotto-licenze) ad utilizzare, copiare, eseguire ed esporre in pubblico, riformattare, tradurre, estrarre (integralmente o parzialmente) e distribuire tali Contenuti dell’utente per qualsiasi scopo commerciale, pubblicitario o di altra natura, sul sito o su canali collegati al sito o alla presente promozione, nonché a incorporare in altre opere, ad esempio i Contenuti dell’utente, e a concedere ed autorizzare sotto-licenze di tali contenuti. Hai la facoltà di rimuovere in qualsiasi momento i Contenuti dell’utente dal Sito. Se decidi di rimuovere i tuoi Contenuti dell’utente, l’autorizzazione di cui sopra decadrà automaticamente, ma accetti che la Società possa mantenere in archivio copie dei Contenuti dell’utente. Facebook non rivendica la proprietà dei tuoi Contenuti dell’utente. Tu, come stabilito negli accordi stipulati tra te e la Società, in base ai diritti da te concessi nelle presenti Condizioni, mantieni la proprietà di tutti i tuoi Contenuti dell’utente e di tutti i diritti di proprietà intellettuale o di qualsiasi altro diritto associato ai tuoi Contenuti dell’utente.”
Esempio: supponiamo che un bel giorno, trovate la foto che avete scattato davanti alla fontana di Trevi in prima pagina su una rivista di rilevanza nazionale o su di un sito internet, niente paura! Nulla vi è dovuto per quella foto probabilmente Facebook l’ha venduta alla rivista.
Non c’è niente di male l’importante è esserne consapevoli… o no?
Alessandro Rendina