“Giuliani: il Sindaco della svolta sulla fiducia”
di Michele Gorgoglione
E’ certo, il nostro sindaco, il sindaco di San Giovanni Rotondo, il dott. Gennaro Giuliani è persona apprezzata da molti sangiovannesi, ciò inteso aldilà del mero dato numerico dei voti a favore ricevuti, ovvero come consenso di opinione collettiva che egli ha raccolto, esprimendo soprattutto, con discrezione e rispetto degli altri candidati, il proprio valore umano. Credo che tale apprezzamento sia condiviso anche da tanti di coloro che si sono impegnati nella recente e passata attività politica nella nostra città, e non sono solo i commenti al suo articolo di ringraziamento su questo portale a darmene dimostrazione, ma anche le opinioni non di facciata espresse da quanti hanno parteggiato, con convinzione, per altri candidati.
Quasi tutti al Sindaco, però, oltre ai complimenti rivolgono variegati appelli, credo anche come sinceri auspici per l’interesse collettivo, a non farsi manovrare o telecomandare “da quelli che gli stanno dietro”, sottintendendo con ciò non solo alcuni suoi attuali consiglieri, ma anche altri uomini politici di lungo corso che fanno parte dei partiti della coalizione di maggioranza.
E’ vero, l’assunzione del ruolo di capo dell’Amministrazione comunale è, nel governo cittadino, un compito impegnativo e non semplice, perché è dovere del Sindaco amministrare insieme ai suoi assessori e dirigenti comunali, coadiuvato e supportato nell’azione amministrativa dai suoi consiglieri comunali, i quali possono votare a favore o contro precise scelte amministrative della Giunta e del Sindaco, quindi con ciò sostenere o meno l’operato del Sindaco e della sua Giunta.
Si deduce quindi che il Sindaco non può amministrare in solitario senza il sostegno dei 12 consiglieri di maggioranza, qual cosa che alimenta in alcuni, o molti dipende dall’appartenenza politica dei vari interlocutori, alcune preoccupazioni e genera gli appelli espressi in precedenza.
E’ anche vero, però, che gran parte dell’azione amministrativa è certamente possibile, anzi garantita, grazie alle prerogative e ai poteri propri del Sindaco, che amministrare assieme alla sua squadra di assessori ed ai dirigenti comunali. Ciò è tanto più concretamente realizzabile se la squadra di assessori è espressione di scelte o indicazioni precise operate dal Sindaco, cosa che non esclude che tali scelte siano compiute, in parte o in toto, entro una rosa più o meno ampia di nomi resi disponibili dai partiti della coalizione di maggioranza. Altra cosa certa, anche poiché recentemente avvenuta, è che in qualsiasi momento la maggioranza dei consiglieri comunali può sfiduciare il Sindaco e rimandarlo a casa.
E’ a questo punto che occorre fare una prima riflessione. Certamente gli appelli rivolti al Sindaco non sono campati in aria, ma esprimono la preoccupazione per un rischio che esiste. anche se tale rischio esiste da sempre ed è valso con chiunque abbia rivestito in passato o rivestirà in futuro la carica di Sindaco, ovvero di primus inter pares. Però le variabili in funzione delle quali il rischio può o meno diventare significativo e dare soluzione reale (e nefasta) sono due, la prima delle quali è rappresentata dall’uomo scelto per questo ruolo, intesa come personalità e carattere di quest’ultimo, e la seconda è rappresentata dal sostegno e contributo programmatico dei partiti di maggioranza, intesa come capacità di dare corso alle necessità e richieste provenienti dai cittadini che vivono nel quotidiano i problemi della città.
Per quanto riguarda la persona del Sindaco Giuliani, beh, credo con ferma convinzione che egli sia un uomo sincero, mai calcolatore, mai sopra le righe, e questo non per mancanza di coraggio o fermezza, ma per stile autentico di una persona perbene, che sceglie di essere e di mostrarsi per quello che è veramente e non per quello che gli altri vorrebbero che sia. L’abbiamo visto e sentito confrontarsi con tutti, accettare domande spesso scomode a cui ha dato risposte vere, frutto del suo proprio modo di vedere le cose e la realtà, senza mai nascondersi in facili attenuanti o machiavellici discorsi per dir tutto e l’esatto contrario. Soprattutto non ha mai sconfessato, con iperboliche prese di distanze, di essere espressione di gran parte dei partiti della precedente Amministrazione di centrosinistra, di cui peraltro non ha alcuna responsabilità nel merito dell’operato politico-amministrativo, e di essere sostenuto anche da discussi personaggi politici eletti, candidati e non candidati.
E’ certo però che, da buon economista, abbia già valutato nel momento in cui ha accettato la candidatura a Sindaco per la coalizione PD-Socialisti-Italia dei Valori-Lista Quadrifoglio, qual era lo scenario a cui andava incontro. Credo anche che egli abbia avuto ben chiaro, come lo ha maggiormente oggi, che occorra da subito dare dimostrazione di una vera capacità di analisi e soluzione delle situazioni a rischio per la tenuta politico-amministrativa della compagine di maggioranza, cominciando proprio dalla indicazione dei componenti della Giunta Comunale, operando in ciò senza dimenticare il sostegno, la spinta programmatica e l’attività di connessione tra le esigenze di competenze reali da mettere a disposizione dei cittadini e gli equilibri politici della nuova Amministrazione comunale.
L’altra variabile di rischio è la realizzazione di un autentico scollamento tra l’attività amministrativa ed i partiti, ovvero che ogni consigliere rappresenti se stesso o il proprio gruppo elettorale e non tutto il partito, di conseguenza che siano perorati interessi di parte e non interessi collettivi. Intendiamoci, che esistano le correnti entro un partito grande e di recente costituzione come il Partito Democratico è normale, anzi auspicabile per favorire il confronto di opinioni diverse e stimolare la crescita in qualità delle soluzioni politiche ed amministrative da proporre alla città. Ma questa presenza diventa invece una vero cancro quando è cieco settarismo, quando è necessità primaria per ottenere fette di potere da gestire in piena autonomia dal resto del partito, quando è il mezzo per gestire in maniera clientelare le opportunità di sviluppo e lavoro che appartengono invece a tutta la popolazione cittadina.
Ecco che i partiti, ovvero gli uomini e le donne che compongono i vari organi di governo di questi stessi, devono con forza ritornare ad essere promotori di idee e di proposte, laboratori di politica concreta e stimolo critico sulla realizzazione di quanto promesso nel programma amministrativo.
E’ demandato alla volontà degli stessi uomini e donne di partito il compito di reciproco riconoscimento tra quanti si impegnano nell’attività politica, non solo all’interno del proprio partito ma anche nelle altre realtà partitiche o politico-associative cittadine, proprio per essere in grado di ristabilire un clima di collaborazione sulle esigenze collettive, raccogliendo con continuità dalla cittadinanza le necessità e le urgenti istanze, per trasferirle poi all’azione dei propri consiglieri, i quali devono avere il compito prioritario di perorarle entro il consiglio comunale, favorendo anche lì il confronto con i consiglieri di minoranza in quanto rappresentanti di cittadini, ed operando assieme al Sindaco ed alla Giunta per realizzare tutto ciò che vi è di necessità per la città, i cittadini e gli ospiti.
Credo che solo l’impegno del nostro Sindaco ad operare al meglio e solo la volontà delle persone impegnate a vario titolo nei partiti, con i preziosi stimoli dei cittadini, possono garantire l’applicazione dei principi di trasparenza e la governabilità amministrativa, nell’interesse di tutta la cittadinanza e soprattutto dei giovani, ai quali questa Amministrazione deve quantomeno dare una prospettiva ed una speranza di nuove opportunità per tutti e non per alcuni, per merito e non per conoscenza, per capacità di rischiare in prima persona e non per illegittime corsie preferenziali. Come del resto è volontà del nostro Sindaco e della stragrande maggioranza di noi che, rispondendo con fiducia, l’abbiamo sostenuto e votato, e oggi lo incoraggiamo e supportiamo a continuare con uguale determinazione e convinzione.
ing. Michele Gorgoglione
(componente del Coordinamento cittadino del Partito Democratico)