“Io voto”
Mentre mancano poche settimane al voto più che crescere l’entusiasmo, aumenta un malessere non solo economico, ma soprattutto psicosociale. In ogni angolo senti gente che denuncia la difficoltà di credere in un cambiamento vero e radicale, ottenere un Paese normale e giusto.
Non capisco chi dice di non votare, ma soprattutto non tollero gli urlatori di rabbia. E’ facile urlare la rabbia. Non tollero chi abbraccia falsamente un cane. Non comprendo chi scivola dalle poltrone per correre a Roma e nello stesso tempo pensa di amministrare una città trasformandola da città dell’accoglienza a città delle barzellette.
Non amo gli estremisti di destra e di sinistra, penso che è troppo facile vendere e distribuire polvere di rabbia. In questa noiosa campagna elettorale c’è chi ha rispolverato l’olio di ricino dimenticando il dolore di una storia di sangue e lacrime. Il mondo ha bisogno di equilibri. E il nostro Paese ha bisogno di essere amministrato dicendo la verità ai cittadini e non sventolando manganelli.
Avrei votato con entusiasmo un PD che avesse eletto Renzi come candidato premier. Per le idee portate avanti, per la rottura con il passato. Avrei anche votato sicuramente anche una Lista Adesso! che raccogliesse in poco tempo e d’impulso quella spinta, anche per non delegare a nessuno il voto liberale di sinistra.
Quella rottura si sarebbe portata dietro anche Monti e Berlusconi, assolutamente impresentabili davanti ad un candidato di 37 anni con quel consenso. Una scelta che avrebbe stressato un bel po’ il PD, ma con buone ragioni.
Queste opzioni non ci sono, non le ha volute caparbiamente la maggioranza delle persone che hanno potuto e voluto votare nelle primarie. Renzi ne ha preso atto ed io con lui. Tra l’altro ho troppa stima per Bersani per non riconoscergli non solo la vittoria ma importanti meriti come ministro. I miei dubbi vanno allo spirito dei tempi che si è stabilito con lui nel sistema-partito e nella alleanza.
In Italia si diventa cuochi e cantanti subendo una selezione di 40.000 persone ad X factor o a Master Chef, e si può diventare leader con una platea di oltre 3 milioni, ma per fare il parlamentare ti nomina un segretario provinciale che decide se puoi stare in lista dopo una inutile raccolta di firme lampo.
Sono iscritto al PD e affermo la mia intenzione di votare il PD.
Voto PD perché l’obiettivo più importante, vitale (e aggiungo di sinistra) è diventare un paese normale.
Dopo vent’anni di Berlusconi questo deve essere l’obiettivo prioritario. Cercare il partito a nostra immagine e somiglianza è pura utopia, votare il partito che più ci assomiglia, che ha regole democratiche, porte aperte e che è radicato nel territorio è buon senso. Il resto è truffa elettorale, è volontà di rendere ingovernabile il paese. Perché a molti conviene un paese ingovernabile.
Qualcuno potrebbe obiettare sul mancato accordo con la lista di Ingroia, vi pare normale?
Vi pare nomale, umano, semplice provare ad accordarsi con Diliberto, Di Pietro, Bonelli, Ingroia, De Magistris eccetera eccetera. Una lista che è un insieme d’individualità che ha l’unico scopo di certificare, se ci riescono, l’esistenza in vita degli stessi.
Meglio, molto meglio una sana e tradizionale assemblea di condominio. E se per caso, voi che mi state leggendo vogliate commentare la mia riflessione, per piacere non mi venite a raccontare i difetti e i limiti del PD, li conosco e li combatto. Da dentro perché mi è democraticamente consentito. Provate altrove. Provate, poi mi dite.
Voto PD perché voglio un paese normale. E democratico. Il più a sinistra possibile. Giusto.
Berto Dragano
Sante Barbano
Berto, è veramente di pessimo gusto criticare Ingroia.
Siete alleati con SEL e lo farete con Monti, un po’ di coerenza.
Se perdete date la colpa ad altri, ma forse la perdita di consensi è solamente causa vostra perché altri partiti/movimenti sono molto più di sinistra di voi!
Non voterò PD perché non siete democratici: decine di espulsi perché non si può essere NO TAV, non si possono far cadere amministrazioni, non si può essere contro gli inceneritori, ecc…
Perché avete conflitti d’interesse con banche/fondazioni, avete un patrimonio immobiliare enorme, ricevete finanziamenti pubblici e privati da persone anche squallide come Riva- Ilva, avete fatto delle parlamentarie pagliacciata senza dati, curriculum, foto…
Avete sempre fatto troppo poco di sinistra evitando la vs presenza alla votazione dello scudo fiscale, sul nucleare, nell’appoggio di guerre.
Sono imperdonabili i 20 anni di inciucio con B
Avete ancora impresentabili e i dinosauri li avete messi in circoscrizioni dove non sono residenti..Non cambierà nulla perché non cambiate..
Fate le pulci agli altri quando voi avete tantissime zecche.
Sante Barbano
Bartolomeo Dragano
Caro Sante, nel tuo commento vedo tanta confusione e rabbia come tanti cittadini che hanno perso l’orientamento della politica. …Il comico che diventa politico urlando nelle piazze cose che conosciamo, il signor bunga bunga che si rifà la verginità politica promettendo denari e condoni, e poi Ingronia che nasconde altro che dinosauri, Diliberto, Di Pietro, ecc. lo dice la storia mica è fantasia. Vorrei segnalarti un’altro DINOSAURO che si nasconde dietro Ingroia …Nello Di Nardo…cerca e vedrai. Capisco che la storia si dimentica facilmente. Cmq ho una certa simpatia per Renzi colui che voleva rottamare ma non ci è riuscito …adesso!
Art. 21: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Ciao Sante
Bartolomeo Dragano
Sante Barbano
Io ti ho criticato, ma non voglio impedire a nessuno di dire la sua.
Sono d’accordo su Ingroia, pur stimandolo, non lo voterò. Per coerenza, però, non posso ripiegare sul PD. Potrei essere confuso come te sul comico che fa politica: peccato che, per coerenza, non è candidato.
Tutto ciò non esisterebbe se i partiti avessero fatto Politica a servizio del Paese…ciao
Sante Barbano
Giovanni Canistro
Caro Berto consentimi una semplice riflessione da uomo palesemente di destra: il vero bandolo della matassa è che da vent’anni a questa parte per esistere Dalema e company hanno sempre avuto la necessità di avere dall’altra parte il nemico/amico Berlusconi, lo si poteva, come hai detto tu, distruggere con il “renzismo”, ma l’attaccamento incupito di burrattinai, travestiti da uonimi di sinistra, hanno spento sul nascere quello che poteva essere l’incendio dalle cui ceneri risorgere ( sto iniziando a parlare come Vendola), e questo ci ha portato e ci porterà ad avere prossimamente al governo quei personalismi che nella storia recente sono stati i freni per il cambiamento nel nostro paese, ne cito solo uno Di Pietro. Allora mettiamo l’anima in pace e rasseggnamoci ad un altro governo sacrificato a diatribe e malumori interni di una maggioranza che ancora non nasce ma che già sta affilando i coltelli per darsi battaglia.
Giovanni Canistro
Mario Di Maggio
Salve, Sig. Berto , mi presento: ho 43 anni , da anni sono precario con contratto a chiamata, attualmente sto cercando di risultare disoccupato( sigh! il centro per l’impiego non mi rilascia il certificato perche’ ”Abbiamo bisogno dell’ultima busta paga”…..ahime’ sono 2 mesi che non percepisco lo stipendio e dell’ultima busta paga non vi e’ traccia)… io lavoratore attualmente un fantasma perche’ lo stato italiano non mi permette di essere disoccupato. Sono iscritto e militante nel Prc e come percepisce di rabbia( purtroppo latente) da estremista di sinistra, come lei ci definisce,ne ho abbastanza. Lei non ci sopporta? Facile e bello trincerarsi dietro le parole….una domanda, solo lei e il suo partito avete il diritto di essere rappresentati?? Come vede non solo i padroni calpestano la dignita’ dei lavoratori purtroppo anche lo stato ne è complice, grazie anche alle leggi porcate del governo Monti (pd pdl udc e tutto il cucuzzaro). Ma quale sinistra lei dice di rappresentare? Ma iniziate a dire e a fare qualcosa di sinistra…
io voto Rivoluzione Civile
Il suo ragionamento destrorso non fa una piega.
Art. 1 L’ Italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro.
Cordialmente,
Mario Di Maggio
Bartolomeo Dragano
Caro Di Maggio, forse sono stato poco chiaro nell’esprimere un concetto fondamentale che và al di là della preferenza o meno di un partito; è indispensabile andare a votare e non capisco chi decide di non andare a votare.
Non ho assolutamente espresso un disprezzo verso una sinistra estrema come la definisce Lei, anzi il sottoscritto ha militato (da universitario) nel Prc, ha combattuto battaglie in Piazza Alimonta a Genova(G8), Roma, Napoli… .
Penso pero che in questo momento storico ed economico sia necessario che l’Italia venga realmente e concretamente governata per rendere reali i concetti della Costituzione per tutti non solo per il disoccupato.
La società economica è cambiata, l’immagine dell’operaio, del padrone fanno parte del passato. Oggi ad urlare la rabbia ed un futuro migliore non è solo Lei. Insieme a Lei e ai pochi operai rimasti ci sono gli insegnanti precari, le partite I.V.A., commercianti, artigiani, giornalisti, ricercatori, ecc.
Mario siamo nella stessa barca con ideali diversi in un contesto storico comune!
Troppi galli a cantar non fa mai giorno!
Così facendo il centrosinistra rischierà di perdere. E la responsabilità sarà esclusivamente del PD ? Non credo.
Personalmente non posseggo un partito ma neanche Lei può prendersi il diritto di rappresentare la sinistra solo perché ha delle difficoltà. Le difficoltà le ho anch’io.
Cosa vuol dire essere di sinistra? Oltre a chiamarsi compagni dire hasta siempre e portare l’odio nel cuore?
La lotta di classe non è mai finita, ma le classi non sono più quelle. E i limiti allo sviluppo hanno portato in primo piano una contraddizione che l’ideologia (cioè la falsa coscienza) della sinistra non è stata capace di vedere: la lotta tra l’Uomo e la Natura.
Il grande scontro avviene su un campo di battaglia nuovo. Una certa sinistra continua a combattere, su un campo che è già stato abbandonato dal nemico. Su quelle distese, ormai deserte, le sinistre possono ancora sognare di avanzare. Purtroppo la guerra si fa altrove. E questo “altrove” le sinistre, forse, non sanno nemmeno dove sia.
Penso convintamente di essere di sinistra per il semplice fatto di aver avuto il coraggio di sposarmi, crescere con tutte le difficoltà due figlie, pagare le tasse, un mutuo, non so se anche Lei affronta queste responsabilità ma le garantisco che non è facile.
Sono nato nel 1973 è credo di aver imparato dalla mia famiglia i reali valori del vivere una società sana. Solidarietà, amore per se stessi e per il prossimo, capacità di comprendere le ragioni degli altri e possibilmente perdono.
Mario la saluto e Le auguro di trovare un lavoro.
Salutoni
Bartolomeo Dragano