“Dalla ragionevolezza alle imposizioni!”
Nel Consiglio Comunale del 30 ottobre scorso la maggioranza guidata dalla nuova giunta “autorevole” ha imposto al C.C. e alla città l’approvazione del Regolamento per la sistemazione del demanio civico.
Il regolamento tra 60 giorni (tanti sono i giorni della pubblicazione) determinerà il prezzo che i cittadini dovranno pagare per legittimare terreni demaniali occupati arbitrariamente in passato. L’argomento è complesso e non abbiamo la pretesa, attraverso un manifesto, di percorrere 90 anni di storia legislativa e chiarire tutte le lacune sull’argomento.
Oggi ci preme denunciare l’approvazione di un regolamento che andrà contro l’interesse di tanti cittadini che hanno fatto enormi sacrifici per costruirsi la propria casa in tempi lontani (60-70).
Il Commissariato per la liquidazione degli usi civici, l’Ente Regionale di controllo e gestione, ha una sua opinione sui terreni gravati da uso civico in Puglia e spesso è supportata da documenti vecchi o non aggiornati. Secondo questi uffici regionali i fogli di mappa 39* (zona “Patariello”), 40* (zona “Santa Croce”) e 41* (zona “Travaglio”) della cinta urbana di San Giovanni Rotondo, e a conoscenza dell’amministrazione da tempo, sono gravati da uso civico nonostante da anni quei terreni abbiano mutato l’originaria destinazione per effetto di strumenti urbanistici regolarmente approvati dalla Regione.
I cittadini interessati tra qualche mese per effetto del regolamento approvato dal C.C. dovranno dimostrare, attraverso atti o studi storici, l’infondatezza della documentazione regionale (perizie o inventario) oppure saranno costretti alla alienazione del terreno rischiando di ripagarlo a prezzo quasi di mercato.
Il PRC in consiglio comunale, anche a nome dei Verdi, ha chiesto il rinvio del regolamento in quanto non c’era nessuna urgenza (la legge che lo esigeva è del 2001) e per dare soprattutto il tempo alla politica di aprire un tavolo, con altri comuni che hanno le stesse nostre esigenze, con la Regione Puglia per ottenere una rivisitazione delle norme nel prossimo Bilancio.
Purtroppo l’assessore al ramo, il vice-sindaco Cappucci, ha preteso l’approvazione della delibera di C.C. curando così soltanto gli interessi di alcuni cittadini che nelle zone agricole, per effetto di una articolo in una legge finanziaria regionale (art.54 legge 4/2004) diventano proprietari, “legittimati” con una norma (tutti gli occupatori arbitrari presenti nelle perizie tipo quella di Nucera del ‘56 e inventario regionale). Il vice sindaco dimentica, invece, i tanti cittadini che vivono in una parte consistente della città e che saranno da questo regolamento penalizzati e disconosciuti dei diritti acquisiti nonostante abbiano avuto dallo stesso Comune il rilascio della licenza o concessione edilizia, la pretesa del pagamento degli oneri di urbanizzazione e nel corso degli anni dell’ICI. Anche se la nostra richiesta non è stata ascoltata dai nostri amministratori, noi andremo avanti lo stesso.
Il PRC e i Verdi di SGR, si impegneranno presso i loro rappresentanti in regione affinché siano emanate altre norme per ridurre i costi che i cittadini dovranno sopportare per la legittimazione dei terreni gravati da uso civico all’interno del perimetro urbano, la nostra proposta è quella di introdurre un altro articolo di legge (tipo quello del 2004) affinché il costo dell’operazione sia simbolico e non vada ad incidere nelle tasche oramai vuote.
* Foglio 39: zona Patariello/Pozzo cavo; F. 40: zona a Nord di via A. Moro e di viale Cappuccini; F. 41: zona a est di via Sant’Onofrio e a nord di un tratto di viale Kennedy.
PRC e VERDI di San Giovanni Rotondo