Anche quest’anno il presepe vivente nel più piccolo paese del Gargano
Il Natale contadino degli anni ’30 rivive nel più piccolo comune del Parco nazionale del Gargano. Quest’anno compie diciotto anni il presepe vivente a cielo aperto di Rignano Garganico, annoverato tra i più grandi e longevi del Sud-Italia e gemellato da sei anni con il presepe di Deliceto e da due con quello di Canosa di Puglia. Una collaborazione interistituzionale che proietta il presepe di Rignano nei circuiti turistici regionali. La manifestazione ha preso il via oggi con le scolaresche, e proseguirà nei giorni 26, 27 dicembre e 6 gennaio dalle ore 16.00 alle 21.00 per tutti coloro che vorranno esserci.
“Anche quest’anno – spiega Stefano Pecorella, presidente del Parco del Gargano – abbiamo deciso di sostenere il Comune di Rignano e l’associazione Presepe Vivente che da sempre e con grande passione mantengono viva una importante tradizione che valorizza il nostro territorio, attirando ogni anno tantissimi visitatori”.
La tradizione del presepe di Rignano è nata nel 1998 con l’istituto scolastico “San Giovanni Bosco” che mise in scena per la prima volta il Presepe Vivente in un progetto volto alla riscoperta degli antichi mestieri. Di anno in anno questo progetto si è ampliato tanto da coinvolgere l’intero paese. La ricerca minuziosa dei dettagli, la partecipazione attiva degli abitanti, con oltre 300 comparse che si aggiungono a coloro che lavorano dietro le quinte, rendono Rignano Garganico un Presepe Vivente a cielo aperto.
“Un doveroso grazie – aggiunge il sindaco di Rignano Vito Di Carlo – va al Parco del Gargano e al suo presidente Stefano Pecorella che ci ha sempre sostenuto facendo in modo che questa tradizione restasse in vita”.
Tra le tortuose e pittoresche vie del centro storico, quindici botteghe proporranno ai visitatori le antiche arti e i mestieri della Rignano Garganico di fine ‘800, animate dai cittadini rignanesi che vestiranno i panni dei loro antenati.