di
Pio Matteo Augello
Quello
che è successo sabato scorso a Roma durante la manifestazione degli “Indignati” è certamente deprecabile, assurdo
e in completa antitesi anche e soprattutto con il movimento e con i contenuti
della manifestazione.
E
così, ancora una volta, il gioco mediatico è stato assecondato da qualche
centinaio di “imbecilli” definiti black block, riuscendo ancora una volta a far
sì che si parli di loro, che si delegittimi la manifestazione, e soprattutto
che siano scomparsi dai commenti mediatici (soprattutto televisivi), i veri
contenuti della manifestazione, ovvero la presa di posizione contro la grande
finanza internazionale, contro il sistema bancario mondiale che lucrando sui
debiti sta affossando ogni sogno di stato sociale e di società equa e giusta, e
sta portando i giovani a sobbarcarsi e subire le drammatiche conseguenze delle
scellerate scelte dell’attuale classe dirigente tutta; scelte che hanno portato
l’Europa, e il mondo nelle mani di burocrati europeisti al soldo della grande
finanza mondiale, della Banca Centrale Europea, e del Fondo Monetario
Internazionale.
Scelte
e accondiscendenze della politica tutta, da destra a sinistra, che con la
complicità del giornalettismo “gossipparo”,
hanno portato allo svuotamento delle sovranità nazionali, all’accettazione del fatto che sia un gruppo
di banchieri eletti da nessuno a determinare le scelte politiche, economiche e
sociali che porteranno a tagli ed a impoverimento della classe media, e al
definitivo abbandono del cosiddetto ceto basso.
E
allora, se dopo la manifestazione, al netto di tutto, questi temi sono scomparsi
dal dibattito mediatico (anche se in realtà forse non sono mai stati per
davvero dentro tale dibattito), e di conseguenza da quello pubblico perché
oramai troppo assoggettato alle dinamiche televisive, non viene da chiedermi
chi fossero questi 200 imbecilli incappucciati, ma di chi abbiano fatto il
gioco e forse, quindi, chi li abbia agevolati o forse mandati. Perché spesso
nelle dinamiche della vita e della storia umana, scoprire chi ne abbia tratto
vantaggio, vuol dire essere vicini a capire chi sia il colpevole, o il mandante
o quantomeno il correo.
E
infine, pensando sempre a 200 incappucciati che hanno tenuto sotto scacco migliaia
di persone tra manifestanti e forze dell’ordine, mi viene in mente, ancora una
volta, il paradosso intellettuale ed epistemologico nel quale la democrazia, il
cosiddetto governo del popolo e della maggioranza, sia caduta: una minoranza
organizzata che governa, detta legge su una maggioranza disorganizzata. I black
block hanno vinto, banchieri e finanza mondiale hanno vinto, il giornalismo da
ascolti anche. Il Popolo ha perso.
Pio Matteo Augello