A cura di Franco Di Cosmo
Sicurezza in Casa: ultima puntata
Tinte, vernici, spray
I prodotti spray (quelli che usiamo per i capelli, per esempio) sono un potenziale fattore di rischio soprattutto per l’ambiente, a causa del contenuto di clorofluorocarburi (Cfc). Quelli attualmente in commercio dovrebbero ormai essere a norma di legge e non contenere i pericolosi Cfc, che hanno contribuito ad assottigliare il livello di ozono (gas
protettivo) della stratosfera. In ogni caso, è bene fare attenzione alle etichette ed evitare i prodotti dannosi.
. Le vernici, i collanti e le tinte, invece, sono un rischio diretto per la nostra salute, perché possono esalare sostanze tossiche. Per tutti questi materiali, la scelta ideale è scegliere prodotti a base naturale, per esempio la vernice ad. acqua, che è coprente come quelle sintetiche, ma non dannosa per la salute nostra e delle pareti.
. Le sostanze a base d’acqua si distinguono perfettamente dall’odore:
quelle naturali semplicemente non sanno di vernice. Al massimo, potrebbe essere necessario passare una mano in più, per avere la stessa resa di quelle sintetiche, ma è uno sforzo che vale la pena compiere.
. Se in casa ci sono dei residui oppure non possiamo fare a meno di comprare vernici chimiche, allora attenzione al soggiorno nei locali
verniciati: bisogna prima aerare molto, fino a che l’odore di vernice non è del tutto scomparso. In caso contrario, le esalazioni della sostanza sono irritanti per l’organismo e le vie respiratorie.
Soprattutto, è meglio non dormire nei locali appena verniciati.
. Le stesse regole valgono per l’imbiancatura delle pareti. Il materiale ideale è quello a base di calce, l’idropittura che non contiene sostanze chimiche. Le pitture cosiddette "lavabili" sono sintetiche, contengono sostanze chimiche che ristagnano a lungo nell’ambiente. Se si usano, bisogna aerare fino a che non si smaltisce l’odore. E lavabile non significa che consente di lavare la parete, ma solo che la vernice va diluita in acqua.
Quando reimbiancare:
. Dipende dallo stato in cui si trovano gli ambienti. In generale, può andar bene : reimbiancare ogni due anni. il muro va rinfrescato più frequentemente solo se, durante l’inverno, sono stati prodotti molti fumi in casa o si è prodotta molta polvere proveniente dai termosifoni.
. L’imbiancatura, tra l’altro, è un’operazione che serve anche a spostare, una volta ogni tanto, tutti i mobili di casa e consente dunque di rimuovere ogni accumulo di polvere. Dobbiamo però ricordare di togliere lo smalto coprente passato eventualmente sulle pareti e che non fa respirare il muro. Dopo averlo asportato, si passa la sostanza a base di acqua. E dopo quattro imbiancature, il muro deve essere scrostato prima di essere riverniciato, per togliere le varie mani che hanno formato ormai uno strato troppo spesso.
Arrivederci.
Prof. Franco Di Cosmo dello Studio Ambiente & Sicurezza