Sicurezza in casa: quarta puntata
a cura di Franco Di Cosmo
/La sala /
. È la stanza in cui ci riuniamo, guardiamo la televisione o accogliamo gli amici, dove i bambini a volte giocano. La sala è, dunque, un luogo che deve soddisfare diverse esigenze e caratteristiche. Deve essere esteticamente gradevole, per appagare gli occhi e farci sentire davvero "a casa". E deve essere funzionale, cioè non impedire, ma agevolare, ogni attività che desideriamo svolgervi. Estetica e funzionalità devono andare di pari passo ovunque nella nostra abitazione e, soprattutto, nella sala.
. Sono diversi i possibili rischi di questo ambiente domestico. In sala si concentrano spesso parecchi elettrodomestici e apparecchiature:
televisione, radio o stereo, a volte il computer. Sono quindi necessarie alcune precauzioni per proteggersi dall’inquinamento elettromagnetico o, comunque, ridurlo al minimo.
. La sala è teatro di molte attività e l’arredamento deve essere scelto in modo che non costituisca un pericolo per i bambini, sempre in movimento, e non accumuli sostanze tossiche per la salute.
. Infine, il riscaldamento deve essere adeguato e lo spazio organizzato in modo funzionale.
_Apparecchi elettrici e TV_
. Per evitare il rischio di inquinamento elettromagnetico, in sala le apparecchiature vanno disposte in modo adeguato. Come tutti gli elettrodomestici, anche televisore e stereo emettono onde elettromagnetiche soprattutto nella parte posteriore.
. E, quindi, preferibile disporli in modo che non siano al centro della stanza, ma vicino a una parete (non quella che separa la camera da letto, se è adiacente alla sala). Questi apparecchi, inoltre, emettono radiazioni anche quando sono in posizione "stand-by": meglio spegnerli del tutto, quando abbiamo finito di usufruirne.
. Se nella sala si svolgono anche attività di studio e quindi c’è anche il computer, meglio disporlo su un tavolo d’angolo e non tenerlo acceso, se non quando è necessario lavorarci. Per proteggere la vista, però attenzione che il suo schermo non sia rivolto verso la finestra: il riflesso della luce sullo schermo, infatti, non solo ne peggiora la visibilità, ma crea anche un effetto molto fastidioso che sollecita e affatica gli occhi. La stessa precauzione è utile anche per il televisore: lo schermo non deve essere colpito dalla luce in maniera diretta.
_Come collocare il tavolo._
Evitiamo di piazzare il tavolino al centro della stanza o, comunque, davanti al divano: è poco pratico e spesso ostacola i movimenti. Meglio disporlo a fianco del divano, in modo da potervi appoggiare ciò che serve, senza occupare spazio .
. Tavolo, panche, libreria dovrebbero avere angoli smussati e non
spigolosi: per una ragione estetica (le linee morbide conferiscono sempre un aspetto più caldo e confortevole a un ambiente) e per una funzionale (sugli spigoli, soprattutto i bambini possono andare a cadere; meglio evitare il rischio di una ferita più seria di un bernoccolo).
_Come illuminare il salotto_.
La luce, nella sala, ha un’importanza particolare, perché questo ambiente è un pò come un biglietto da visita. Se male illuminato non risulterà né gradevole, né davvero confortevole.
. Ciò non significa che l’illuminazione debba sempre essere "a giorno", ma adeguata ai diversi momenti della giornata. La scelta migliore è quella di avere più fonti luminose, da utilizzare a seconda delle nostre esigenze.
. Le lampade a piantana, per esempio, sono un’ottima soluzione perché offrono una luce diffusa e calda (soprattutto se sono alogene), oltre che regolabile.
. Talvolta, in sala, qualcuno guarda la televisione mentre noi stiamo leggendo (o viceversa). Chi guarda la tv non vuole una luce forte, mentre chi legge ha bisogno di vederci bene. Dobbiamo allora avere un angolo (per esempio, un lato del divano) dove mettere una lampada da tavolino, che fornisce una luce forte ma diretta su un punto e non molto diffusa. Va benissimo anche un lampadario centrale, da accendere quando vogliamo avere il massimo della luminosità in tutta la stanza.
_ Per proteggere i bambini_
Se in casa ci sono bambini piccoli, è opportuno tenerli al riparo da possibili rischi, soprattutto in sala: è un ambiente non progettato specificatamente per i più piccoli, ma dove i nostri figli passano, comunque, molto tempo e spesso giocano.
. I tavoli, così come i mobiletti all’altezza del bambino, possono essere pericolosi per via degli spigoli. Se non abbiamo scelto un arredamento con angoli smussati, allora è bene proteggerli con appositi paraspigoli in gomma (in vendita in tutti i negozi di articoli per bambini e dal ferramenta).
. Anche i tavoli o i carrelli con il ripiano di vetro sono rischiosi, perché se il bambino cade può rompere il vetro e ferirsi. Soprattutto quando si ha un bimbo piccolo, è allora opportuno ricoprirli con una pellicola trasparente, che evita la dispersione di schegge. Questa pellicola può essere applicata anche ai vetri delle finestre .
. Tutti i soprammobili, i vasi e le lampade dovrebbero essere posizionati su ripiani alti, oppure al centro di un tavolo, in modo che il bambino non li possa raggiungere facilmente. Le prese elettriche dovrebbero essere nascoste dietro a divani e mobili oppure coperte con apposite protezioni, in modo che i piccoli non avvicinino le dita o ci infilino altri oggetti dentro. Mai lasciare fili elettrici liberi, sui quali si può inciampare (non solo i bambini) e prendere la scossa.
_ Lo spazio_
. Il grado di comfort e la qualità della nostra vita in casa dipendono molto dallo spazio: da quanto ne abbiamo a disposizione e da come riusciamo a organizzarlo. Soprattutto negli appartamenti moderni, saper sfruttare al massimo lo spazio è quasi una regola obbligatoria. La forma stessa degli ambienti è importante per sentirsi o meno a proprio agio.
. Dalla mancanza di spazio, ma soprattutto da alcune abitudini sbagliate, possono nascere sottili manifestazioni di claustrofobia o senso di soffocamento; in ogni caso, ne deriva una scarsa armonia. La creazione di pedane e l’abbassamento del soffitto sono, spesso, due forme per adattare le stanze di casa: in entrambi i casi, può essere utile affidarsi al consiglio di un esperto, per accertarci che la nostra idea, una volta realizzata, favorisca e non penalizzi lo spazio.
. Le pedane possono essere utilizzate bene quando c’è spazio a sufficienza. Abbinate a un abbassamento del soffitto offrono un effetto architettonico suggestivo grazie al quale si "movimenta" un ambiente molto squadrato. E’ consigliabile realizzare le pedane non in muratura, ma in legno: in questo modo, saranno facili da asportare per riutilizzare, almeno in parte, il materiale.
. La pedana può servire per dividere, idealmente, un ambiente in due aree diverse, per dare un effetto di allargamento o di profondità (soprattutto, in questo caso, se abbinata a particolari scelte cromatiche per le pareti). Per esempio, si può realizzare una zona rialzata per il tavolo da pranzo, da sfruttare in sala per le cene con gli amici.
. E meglio evitare, invece, le pedane negli ambienti molto stretti, perché questa soluzione comunque riduce lo spazio a disposizione, e anche nelle case dove vivono anziani e bambini piccoli, per i quali la pedana può essere una barriera architettonica.
L’abbassamento del soffitto è un’altra soluzione esteticamente efficace, magari abbinata a una particolare illuminazione di faretti. Se si dispone di un soffitto abbastanza alto, oltre i 3 metri, non esiste alcun problema di carattere architettonico, perché lo spazio che rimane a disposizione è sufficiente. L’abbassamento è un’ottima scelta là dove ci sono corridoi troppo corti (dà l’effetto di un allungamento dello spazio) o per riequilibrare gli spazi in una stanza molti ampia e "seriosa" .
. Se il soffitto dell’appartamento è di 2 metri e 70, l’abbassamento non può scendere oltre i 2 metri e 40, per legge: e, in questi casi, va fatto con cautela, perché il rischio è quello di diminuire troppo il volume d’aria e di dare un senso di claustrofobia .
. Un’altra soluzione per rendere più ampio un ambiente di casa, per esempio il soggiorno, è quello di smussare gli angoli: nei punti in cui i muri e il soffitto si incontrano ad angolo retto, è possibile inserire "quinte" di legno, in pratica un asse che riduca l’ampiezza dell’angolo stesso.
Prof. Franco Di Cosmo dello Studio Ambiente & Sicurezza