La Somalia muore
e il resto del mondo guarda dall’altra parte
La più grande
siccità degli ultimi 60 anni ha provocato la perdita di tutto il raccolto e la
morte del 90% degli animali, la conseguenza di questa crisi è la morte di
un’intera generazione somala.
L’esodo di 12
milioni di anime, verso i campi profughi del Kenia ed Etiopia, trova una
conclusione tragica, a pagare sono i più piccoli, gli anziani, gli indifesi.
Medici Senza
Frontiere lancia un appello senza precedenti, hanno iniziato
le vaccinazioni per contrastare l’abbassamento immunitario dovuto
all’indebolimento.
Le epidemie
darebbero il colpo di grazia.
La politica,
interna ed estera, è la causa della morte in Somalia.
La fame, oltre
alla carestia, è dovuta anche alla guerra che l’esercito governativo è occupato
a combattere contro le milizie islamiche di Al Shabaab, le quali, impediscono
l’accesso, in 8 regioni, a qualsiasi aiuto umanitario. Pena la morte immediata.
Le grandi
potenze si contendono il mercato dell’agricoltura in Africa e ora si accusano a
vicenda di essere la causa di questo crimine.
E’ un crimine
portare i prezzi dei beni alimentari alle stelle, sfruttare popolazioni che per
anni hanno vissuto dei propri raccolti, sfidando le siccità, accogliere un
grido d’aiuto di questa portata in ritardo.
L’Africa non è
lontana, perchè un po’ di colpa è anche la nostra.
Pagine Unicef
e Medicisenzafrontiere