Divelta una delle quattro teste bifronti del dio Giano
Due notti fa è stato compiuto un atto vandalico contro la Fontana “Luce Divina” dello scultore Antonio Di Tommaso, che rappresenta simbolicamente la memoria storica della città di san Giovanni Rotondo. Dopo il tentativo non riuscito di qualche tempo fa di asportare un medaglione bronzeo raffigurante il volto di Padre Pio, è stata divelta una delle quattro teste bifronti del dio Giano, il cui culto sarebbe stato professato dai nostri antenati in epoca pagana.
Gli atti vandalici e lo scarso senso civico di pochi concittadini, abituati ad usare la fontana anche come pattumiera, la stanno distruggendo lentamente con danno irrimediabile per l’immagine e per il patrimonio artistico della città di San Giovanni Rotondo.
… E io pago! – direbbe Totò.
Torna d’attualità questa poesia premonitrice di Giulio Giovanni Siena, tratta dal volume della 5ª edizione del Concorso di posia “Mi ritorni in mente” organizzato dall’Associazione Culturale “Cambio rotta”:
Memoria tradita
Ogni giorno
riaffiorerà in me
il ricordo di lei,
testimone silente
del nostro destino.
Lungo la Via Sacra
nella città del Pio
una fontana in agonia
non riverbera più
i raggi del sole.
Si sgretola
per tensioni antiche,
tra fulmini e saette,
bollata
da indelebili aneurismi.
Le hanno rubato l’acqua
e svelto la Croce
che narravano
senza clamore
i segni della Memoria.
Sogno
che la Luce di Dio
torni a risplendere,
per dare vigore
alla storia dei Padri.
Che l’acqua santa
disseti ancora
la miocenica pietra,
carezzando
le candide forme
del nostro splendore.
Tra un lustro
si vedranno in strada
uomini sazi
dai gianinei volti
cercare col lanternino
l’identità perduta.
E incapperanno
nella propria ombra
che li molesterà,
nell’oscurità della notte,
per non essere stati
ciò che sono.
Forse della fontana
non resteranno
che pietre su pietre
e questi poveri versi
su carta ingiallita
…finchè il tempo
non li ridurrà in polve.
Il presente oggi
si fa memoria,
per non morire.
Giulio Giovanni Siena, maggio 2010
Ogni commento, dopo quanto detto anche in passato sulla fontana, appare superfluo… Ora guardiamoci lo spettacolo