La lettera di un cittadino rivolta ad assessori, politici e tecnici comunali
Vi è mai capitato di richiedere al Comune di San Giovanni Rotondo un permesso per costruire o per ristrutturare un immobile (DIA)?
Se la vostra risposta è SI, sicuramente vi sarete trovati anche a pagare, da privati cittadini, gli oneri relativi allo smaltimento dei rifiuti derivanti da scavi e/o demolizioni.
Infatti il Comune a completamento delle pratiche tecniche per l’ottenimento di permesso di costruire o Denuncia di Inizio Attività chiede:
1) Relazione tecnica dello smaltimento dei rifiuti derivanti da scavi e/o demolizioni;
2) Di far comprare al committente (privato cittadino), che ristruttura o costruisce l’immobile, il registro di carico e scarico dei rifiuti;
3) Di far compilare dal committente (privato cittadino) il registro di carico e scarico e di farlo poi vidimare dall’ufficio ambiente comunale;
4) Di far pagare al committente c/o la BCC di San Giovanni Rotondo gli oneri per lo smaltimento dei rifiuti (quantificati in base ai metri cubi derivanti da scavi e/o demolizioni non riutilizzati).
Ora io mi chiedo: è una tassa o un’interpretazione legislativa sbagliata?
Personalmente, indagando, io la risposta l’ho trovata e, per facilitare la comprensione, l’ho schematizzata nella seguente tabella, mettendo a confronto le richieste del comune di San Giovanni Rotondo con le indicazioni dettate dalla normativa vigente.
Richieste del comune di San Giovani Rotondo |
Indicazioni legislative |
1) Relazione tecnica sui rifiuti di cantiere. |
1) R.R. n. 6/2006 della Regione Puglia e D.Lgs n. 4/2008. A decorrere dal 1° settembre 2006 tutti i progetti riferiti alla costruzione, al rifacimento, alla ristrutturazione ed alla manutenzione straordinaria di opere, sia di interesse pubblico che privato, per la cui realizzazione è previsto il rilascio di permesso di costruire o la presentazione della dichiarazione di inizio attività, devono allegare alla domanda un elaborato che indichi il bilancio di produzione (espresso in m3) di materiale da scavo e/o da demolizione e/o di rifiuti… |
2) Compilazione, da parte del “committente” (privato cittadino), del registro di carico e scarico dei rifiuti. |
2) Art. 190 del D.Lgs 152/06. I soggetti che a “titolo professionale” producono rifiuti hanno l’obbligo di tenere un registro di carico e scarico… |
3) Vidimazione del registro di carico e scarico presso “l’ufficio ambiente del Comune”. |
3) Art. 24-bis del D.Lgs n. 4/2008. I registri di carico e scarico dei rifiuti sono vidimati presso le “Camere di commercio territoriali” (prima dell’entrata in vigore del citato Decreto si vidimavano c/o l’Agenzia delle Entrate)… |
4) Pagamento da parte del “committente” (privato cittadino) degli oneri relativi allo smaltimento dei rifiuti derivanti da scavi e/o demolizioni. |
4) Art. 188 del D.Lgs 152/06. Gli oneri relativi alle attività di smaltimento sono a carico del “detentore” (l’impresa edile) che consegna i rifiuti ad un raccoglitore autorizzato… |
Da quanto sopra schematizzato visto che:
1) il registro di carico e scarico deve essere già vidimato presso la Camera di Commercio di Foggia e in possesso dell’impresa edile che esegue i lavori;
2) gli oneri derivanti dallo smaltimento dei rifiuti sono a carico dell’impresa esecutrice dei lavori al momento del conferimento in discarica (infatti le imprese che conferiscono i rifiuti alla discarica pagano a loro volta gli oneri per lo smaltimento).
La risposta che mi sono dato è stata: pagare gli oneri per lo smaltimento dei rifiuti per ottenere un permesso per costruire o per ristrutturare un immobile (DIA) è una tassa applicata dal Comune di San Giovanni Rotondo al cittadino.
Ora questa è la spiegazione logica che sono riuscito a trovare. Però, passerei la palla agli assessori, ai politici o ai tecnici comunali per chiarire meglio questo dilemma ponendo loro questo quesito:
Pagare gli oneri per lo smaltimento dei rifiuti per ottenere un permesso per costruire o per una Denuncia di Inizio Attività è una tassa del comune di San Giovanni Rotondo o è una cattiva interpretazione legislativa e pertanto tutti i privati cittadini che fino ad oggi hanno pagato questi oneri hanno diritto ad un risarcimento?
lp