di Marco Esposito (Il Mattino)
Pubblichiamo un estratto di un articolo pubblicato nei giorni scorsi su “Il mattino”, quotidiano di Napoli.
Sarà merito di Padre Pio. Ma San Giovanni Rotondo, la cittadina in provincia di Foggia dove c’è la tomba del sacerdote sannita, è di sicuro un paradiso. Dal punto di vista fiscale: zero addizionali comunali e zero maggiorazioni regionali.
Per i contribuenti campani – dopo l’ultima raffica di aumenti dell’Irpef locale – varrebbe la pena di compiere un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo e, se possibile, di prendere lì la residenza.
Il risparmio in termini di tasse sui redditi non è trascurabile: per una famiglia media – con imponibile intorno ai 30.000 euro – il risparmio può sfiorare i 400 euro all’anno considerando il mezzo punto di percentuale Irpef che divide
In totale fa 2,2%, quota che si può ridurre di 1,3 punti spostandosi da un comune all’altro d’Italia. Nessun comune campano può aspirare alla palma di «paradiso fiscale» perché è la regione stessa che dal
La convenienza fiscale è possibile in Basilicata e in Puglia. La prima non ha mai aumentato le imposte locali. La seconda le ha aumentate per poi rientrare gradualmente allo 0,9%. Ma scegliendo un comune in Puglia o in Basilicata occorre far attenzione a non individuarne uno con l’addizionale Irpef. Nessuno dei centri maggiori della Basilicata – da Potenza a Matera, da Maratea a Lagonegro – corrisponde a queste caratteristiche.
E anche in Puglia i comuni senza addizionale locale sono ormai una vera rarità. Una delle eccezioni è appunto San Giovanni Rotondo. Mentre, per chi preferisce le isole, c’è la medesima convenienza prendendo la residenza alle isole Tremiti. Le addizionali comunali e regionali quest’anno sono particolarmente pesanti per il contemporaneo verificarsi di tre eventi. Il primo è lo sblocco delle addizionali comunali, con il livello massimo portato da 0,5 punti percentuali a 0,8. Il secondo è un meccanismo di acconto che fa si che gli aumenti deliberati entro il 15 febbraio dai comuni per il 2007 incidano da subito nelle buste paga di marzo.
Il terzo fattore è forse meno comprensibile ma è il più diabolico di tutti: il nuovo meccanismo fiscale proposto da Vincenzo Visco cancella la no-tax area familiare e la sostituisce con detrazione familiari. Nel saldo tra dare e avere il cittadino guadagna se ci si ferma all’imposta nazionale, ma rischia di perdere se si considerano le addizionali locali. In pratica anche in un comune che non ha aumentato l’addizionale – come Napoli, che al momento resta ferma allo 0,5% – di fatto incrementa il prelievo perché l’addizionale si calcola sull’intero reddito lordo e non più sul reddito al netto della no-taxarea.
La giungla delle aliquote tributarie locali, pur avvertita con crescente fastidio dai cittadini, non ha ancora portato a cambiamenti di residenza legati alla relativa convenienza fiscale. Per esempio due comuni del Napoletano entrambi ancora a quota zero di addizionale Irpef – come Portici ed Ercolano -negli ultimi mesi fanno registrare andamenti demografici opposti: a Portici prosegue il calo, mentre Ercolano guadagna residenti. (…)
Marco Esposito (Il Mattino )