Il sindaco Michele Crisetti rende omaggio alla statua dell’Arcangelo
Ricorre quest’anno il quarantaduesimo anniversario del tragico incidente alla ‘curva’ di San Michele, il primo tornante della strada che dalla nostra città conduce verso la pianura.
L’8 maggio 1978 alle 6.40 del mattino un bus della SITA diretto a Foggia, pieno di lavoratori pendolari e studenti, subì un tragico incidente: l’autista Michele Lecce e un passeggero Giovanni Scala persero la vita mentre tutti gli altri viaggiatori rimasero illesi.
Un miracolo nella tragedia, con il bus che rimase in bilico a due passi dalla scarpata sottostante, permettendo al resto dei passeggeri di mettersi in salvo. Un prodigio attribuito all’Arcangelo Michele al quale l’anno dopo fu dedicata una statua proprio in quel luogo.
Un monumento che qualche anno fa, a seguito di un vile atto vandalico, è stato restaurato e protetto da una cancellata, a difesa e protezione di tutta la ‘Montagna sacra’ oltre che degli automobilisti in transito e dei pellegrini in visita a San Giovanni Rotondo e a Monte Sant’Angelo.
Il Sindaco Michele Crisetti si è recato questa mattina presso il luogo della tragedia per rendere omaggio al Santo, nel giorno della sua apparizione sul Gargano: “La ‘curva di San Michele’, ribattezzata così dopo l’incidente, – ha dichiarato il primo cittadino – è un importante luogo storico della nostra città, passaggio obbligato nei ricordi di chi ha vissuto quegli anni e di chi si appresta a conoscerli attraverso le voci e i racconti di quelli che non si stancano mai di tramandarne la memoria. È solo così che una comunità non smarrisce il significato e il senso più profondo della propria identità. Teniamo vivi i ricordi del nostro paese,- ha sottolineato Crisetti ricordando le vittime di quel tragico giorno – fotografia di eventi che non si possono, e non si devono, dimenticare mai”.