“Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà”
– Commento a cura di don Andrea Lauriola –
PRIMA LETTURA (Pr 8,22-31)
Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata
Dal libro dei Proverbi
Così parla la Sapienza di Dio:
«Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
Quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull’abisso,
quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell’abisso,
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».
SALMO RESPONSORIALE (Sal -8-)
Rit: O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
SECONDA LETTURA (Rm 5,1-5)
Andiamo a Dio per mezzo di Cristo, nella carità diffusa in noi dallo Spirito
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Canto al Vangelo (Ap 1,8)
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.
VANGELO (Gv 16,12-15)
Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Commento
Quest’oggi la Chiesa ci invita a fissare lo sguardo sulla Trinità… come dire “andiamo a fare quattro passi verso il Paradiso”. Impossibile, come capire cos’è la Trinità? Che definizione darle? oh, se cerchiamo in tutta la Bibbia non ne troveremo una, nessun compendio catechetico sulla Trinità, neanche un “così è e in nessun altro modo”.
Beh, allora se Gesù, la Parola Incarnata, non ha dato definizioni dogmatiche sulla Trinità significa che la Trinità è più di un dogma, è una storia che si dipana in un dialogo profondissimo. Quel dialogo che dalle vette altissime di Dio, si riversa su di noi. Lo Spirito Santo, dice Gesù, “vi dirà tutto ciò che avrà udito”!
Ma che meraviglia. Lo Spirito Santo è l’eco del dialogo tra il Padre e il Figlio e ci porta ad una profondità che da soli non possiamo raggiungere.
Lo Spirito pregando in noi ci conduce verso la Verità, Gesù ci ha fatto vedere la verità della vita, salvandoci dalla croce. Il Padre ci ha creati perchè il suo amore era troppo grande.
E noi vivremo davvero la vita se coglieremo l’immensità dell’amore di Dio, se attraverseremo la porta stretta della croce, (in una pazienza che diventa virtù provata e speranza, come ci indica S. Paolo nella seconda lettura), se sapremo ascoltare lo Spirito che ci aprirà occhi, orecchi, mente e cuore!
Buona domenica della SS. Trinità