La caduta del governo di città non è affatto fantascienza
Alla presenza del responsabile provinciale dello S.D.I. per gli enti locali, Mario Gesualdo, si è esaminata, nella serata dell’8 febbraio scorso, nell’ambito della locale sezione del partito, la situazione venutasi a creare a seguito della presa di posizione dei consiglieri Antonio Fania e Giuseppe Pio Lalla che ha portato alla «sfiducia» nei confronti del proprio delegato in giunta, il vicesindaco Matteo Cappucci.
A conclusione del «direttivo» forse ci si attendeva una presa di posizione chiara da una parte o dall’altra, vista l’impossibilità di una riconciliazione dichiarata dagli stessi Fania e Lalla; ne è venuto fuori, invece, un documento sintetico, a firma del segretario sezionale Gabriele Di Maggio che, nella sostanza, congela per il momento ogni decisione della segreteria sia verso i consiglieri che verso l’assessore vice-sindaco, anche se il contenuto del documento, per come si sono evoluti gli eventi, fa chiaramente intendere una sorta di prima bocciatura della mozione di sfiducia verso il vicesindaco Matteo Cappucci.
«Dopo ampia ed approfondita discussione – è stato scritto nella nota – il direttivo esprime la piena fiducia nei confronti dei propri rappresentanti sia in Consiglio Comunale che in Giunta e conferma il pieno appoggio all’amministrazione comunale e al sindaco Salvatore Mangiacotti».
Deliberazione questa che non aiuta in alcun modo a risolvere la delicata vicenda che potrebbe portare ad epiloghi, per l’intero consiglio comunale, forse non programmati o, come pensano in tanti, programmati troppo bene.
E’ da ricordare che in questo momento, in consiglio comunale, il voto dei due consiglieri dello SDI Fania e Lalla è necessario ed indispensabile per garantire la maggioranza nelle votazioni (primo appuntamento, per importanza, il voto sul bilancio di previsione 2007). La loro eventuale espulsione dal partito dello SDI nel caso di avallo da parte del sindaco Mangiacotti, della sua giunta e degli altri partiti di maggioranza, tutti sottoscrittori di accordi con lo SDI e non con i consiglieri, porterebbe di fatto i due contestatori alla opposizione del governo della città ponendo la maggioranza in notevoli difficoltà e costretta in qualche modo a cercare e ripescare numeri ed alleati fra altri consiglieri oggi alla opposizione.
Qualora, invece, sindaco e maggioranza per garantirsi «i numeri» in consiglio comunale chiedessero, al di là delle decisioni della segreteria dello SDI, l’appoggio ed il sostegno di Fania e Lalla, si troverebbero davanti al mancato rispetto degli impegni presi in occasione del rimpasto della scorsa estate; impegni formalizzati, da quanto circolato negli ambienti di maggioranza, che pare prevedrebbero nel caso di sfiducia ad un componente della giunta perfino la dimissione in blocco del governo cittadino, sindaco in testa. Ipotesi, questa, che lo stesso sindaco Salvatore Mangiacotti pare abbia ventilato in una delle ultime riunioni di maggioranza convocata con il fine di mediare e tendente a far riavvicinare gli esponenti dello SDI cittadino.
g.p.