Un gruppo di alunni della Forgione ospiti del reparto di Neuropsichiatria infantile
E’ arrivato a conclusione il progetto svolto in occasione della ‘Settimana Mondiale del Cervello’, progetto che ha coinvolto l’I.C. “Pascoli-Forgione” di San Giovanni Rotondo e la Casa Sollievo della Sofferenza. Un progetto fortemente voluto dal dirigente scolastico Enrichetta De Luca per stimolare la crescita culturale scientifica.
I bambini della Forgione, due quinte classi elementari, sono stati ospiti del dottor Michele Germano, nel reparto di neuropsichiatria infantile della “Casa Sollievo della Sofferenza”.
I piccoli accolti dal dottor Germano hanno avuto modo di vedere come vengono eseguiti gli elettroencefalogrammi e quale sia la sostanziale differenza tra l’attività del cervello in veglia e l’attività del cervello in sonno.
I ragazzi sono stati rapiti dalla spiegazione delle attività inerenti i vari organi di senso che ci permettono di vivere, di interagire con gli altri, di apprendere, di provare emozioni, di seguire con interesse un compito ad esempio, di mangiare, gustare, annusare, vedere, sentire e percepire.
Infatti con concetti semplici, alla perfetta portata del loro linguaggio, Germano ha illustrato cosa combina il nostro cervello, ogni giorno, dal momento in cui ci svegliamo fino al momento in cui abbiamo sonno ed andiamo a dormire.
Il cervello presiede tutto ciò che facciamo. Ci permette di provare emozioni, ci fa annusare il profumo dei pranzetti della mamma, ci fa gustare i nostri cibi preferiti e ci stimola ad affrontare nuovi sapori, ci permette di valutare la velocità di spostamento di un corpo solo con la vista, ci permette di individuare, esattamente, la provenienza di un suono anche ad occhi chiusi, ci permette di godere della carezza di una persona cara o di rifuggire “l’intrusione” di una mano ignota.
Dopo la teoria si è passati alla pratica: è stato condotto un esperimento durante il quale i piccoli sono stati invitati a chiudere gli occhi. Mentre il dottore parlava spostandosi nella sala, loro dovevano seguirlo orientandosi solo con l’udito, individuando la sua posizione. Tutti hanno localizzato il luogo da cui proveniva la voce. Successivamente lo stesso esperimento è stato condotto tappando un orecchio e individuare l’esatta posizione della voce del dottore.
Inoltre è stato dato enorme valore allo sport come fattore di crescita e di rigenerazione delle cellule cerebrali. Infatti uno studio, condotto su due gruppi di ratti, ha permesso di verificare che l’attività fisica favorisce la rigenerazione di fibre nervose mediante una proteina prodotta durante gli esercizi sulla ruota: la neurotrofina. La cosa interessante è che la produzione di questa proteina si ha come conseguenza dell’attivazione dei neuroni sensitivi, in altre parole quelli che comunicano informazioni al cervello dei movimenti del proprio corpo nello spazio, e non solo di quelli motori.
La bella mattinata si è conclusa all’insegna dell’allegria con una fetta di pandoro ed un succo di frutta offerti a tutti i bambini, a suggello di una giornata sicuramente da ricordare.