Scongiurato per il momento lo sgombero in attesa di due sentenze del Tribunale
Attimi di tensione questa mattina alla zona 167 di San Giovanni Rotondo per l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che ha notificato la prima ordinanza di sfratto per una famiglia ‘proprietaria’ di un immobile SICEL. Assieme all’ufficiale c’era anche un custode giudiziario per la tutela dei beni. L’avvocato Di Biase che cura gli interessi dei promissari acquirenti Sicel ha fatto in modo di far slittare lo sfratto, rimandando ogni provvedimento dopo le prossime due udienze del 9 e del 16 luglio del Tribunale di Foggia, che diranno se la procedura di sfratto sia o meno corretta nei termini e nei modi di attuazione.
Intanto monta la protesta e l’indignazione degli abitanti di quelle palazzine, che si sentono abbandonati da tutti, in primis dalle istituzioni comunali: “Sappiamo che il Sindaco è impegnato nel risolvere i suoi problemi politici ma poteva almeno venire qua sul posto per dimostrare la sua vicinanza a questo grave problema – hanno lamentato i cittadini del quartiere -. E’ strano comunque che al Comune nessuno sia stato avvisato, visto che c’è un legale, remunerato profumatamente, per difendere gli interessi dell’Ente”.
“Molti ci accusano di essere di parassiti, che vogliono creare un danno al Comune – dichiarano i promissari acquirenti -. Noi siamo solo dei cittadini di San Giovanni Rotondo che hanno avuto la sventura di trovarsi in questa paradossale situazione. Al momento noi non siamo proprietari di questi alloggi realizzati dalla Sicel, ma siamo alla stregua di custodi. Lotteremo fino alla fine per far valere i nostri diritti”.
Clicca qui per vedere le interviste all’avvocato Luca Di Biase, al portavoce dei promissari acquirenti Pasquale Canistro e all’ex sindaco Nicola De Bonis realizzate da TvGargano.it