La replica degli altri promissari acquirenti e dei loro legali
In data odierna si è potuto leggere sul sito .sangiovannirotondonet.it del “felice epilogo dell’annosa “Questione Sicel s.r.l.” per due famiglie proprietarie degli alloggi realizzati dalla fallita Società di Barletta” .
Temiamo di trovarci dinanzi alla classica situazione di chi “ha fatto i conti senza l’oste”.
Non vorremmo raffreddare gli entusiasmi delle due famiglie e del loro legale in cui ripongono incondizionata fiducia, le quali ritengono di aver risolto “l’annosa questione”, ma crediamo che essi abbiano comprato alloggi di proprietà di chi è stato tenuto fuori dalla vicenda traslativa, vale a dire, il Comune di San Giovanni Rotondo, stante quanto stabilito dal TAR Puglia con sentenza n.1000/2011 e dal combinato disposto di cui agli artt. 35 e 37 della legge 865/1971.
Probabilmente, i due ottimisti cittadini e il professionista da loro incaricato, ignorano che il Comune di San Giovanni Rotondo, in qualità di proprietario degli alloggi, ha promosso doverosamente e coerentemente l’appropriata azione giudiziale con cui ne rivendica la proprietà, per cui oggi pende, dinanzi al Tribunale di Foggia, col numero 693/2014, il relativo giudizio di merito, il quale, se si concludesse con il più che probabile riconoscimento delle ragioni del Comune di San Giovanni Rotondo, travolgerebbe tutti gli atti di trasferimento della proprietà (come quelli con cui le due famiglie sangiovannesi credono di aver acquistato definitivamente) effettuati in forza di una procedura esecutiva che sarebbe dichiarata illegittima.
Noi e i nostri assistiti, parimenti al legale del Comune di San Giovanni Rotondo, siamo invece convinti che le sentenze del TAR Puglia e le leggi dello stato devono essere infine rispettate ed applicate, in particolare quanto sono così eloquenti come in questo caso, per cui non possiamo che rispedire al mittente il cortese invito rivoltoci di risolvere (per modo di dire) “l’annosa questione della Sicel” nel modo con cui loro ritengono di averla risolta.
Anche perché, se proprio si fosse voluto azzardare, sarebbe stato molto più vantaggioso e finanche più semplice aggiudicarsi gli alloggi all’asta pubblica, considerato che detti alloggi vengono ormai offerti a prezzi stracciati, probabilmente perché la gente è molto più attenta di quanto si possa credere.
Gli avvocati
Antonio SQUARCELLA
Luca DI BIASE
e i promissari acquirenti Sicel