“Quando
piove, mezzo paese si allaga.
Questo terrore deve finire!”
Nella seduta del 10 ottobre u.s. il
Consiglio Comunale ha discusso della problematica degli allagamenti che si
verificano ormai ogni volta che dal cielo cade una pioggia un po’ più
consistente del solito.
Il paese è cresciuto a dismisura nel corso
degli anni senza che nessuno si preoccupasse di mettere in sicurezza il centro
abitato e prevedesse la realizzazione di un sistema di canalizzazione delle
acque bianche che attualmente si
accumulano paurosamente nelle parti basse del centro abitato, provocando danni
rilevanti e creando ansia e paura nei cittadini che lì hanno la propria
abitazione da decenni.
Le nuove costruzioni sono state realizzate
senza prevedere opere di canalizzazione delle acque.
In verità, nelle zone di piano
particolareggiato i proprietari consorziati hanno o stanno realizzando anche le
opere di canalizzazione delle acque, ma queste una volta raccolte (se mai entreranno in funzione le opere realizzate)
non si sa dove canalizzarle.
Il risultato sarà (se non si interverrà con
urgenza) un aggravamento pesante del pericolo di inondazione.
Dalla discussione consiliare abbiamo
appreso che per mettere in sicurezza il
centro abitato e per realizzare gli adduttori di fogna bianca occorrono non
meno di 12 milioni di euro.
Le
somme a disposizione sono pari a zero.
Con i vincoli del patto di stabilità, resi
più stringenti per i comuni dall’ultima manovra economica finanziaria di
Tremonti, le prospettive sono terribili.
La delibera di indirizzo approvata in
Consiglio Comunale prevede la suddivisione dell’intero intervento in quattro
lotti funzionali e di realizzare, nel frattempo ed immediatamente, opere di
manutenzione straordinaria e di pulizia di inghiottitoi naturali per attutire
almeno un po’ l’accumulo delle acque nelle parti più basse ed esposte
dell’abitato.
Resta il grave problema di ricercare
finanziamenti ordinari e straordinari per cantierizzare le opere necessarie.
Il Comune deve fare tutti gli sforzi
possibili per recuperare soldi dal proprio bilancio e destinarli alle opere più
urgenti (manutenzione e realizzazione
fogna bianca).
Nei
confronti della Regione Puglia, ente presso il quale si possono recuperare i
fondi straordinari, bisogna mettere in campo una forte pressione politica da
parte di tutti per far conoscere la concreta gravità del problema e far
destinare le risorse occorrenti.
I due milioni che pare ci vogliono dare per
il progetto di messa in sicurezza sono briciole troppo inconsistenti in
relazione ai soldi che occorrono.
La misera somma che ci vorrebbero dare è
troppo lontana dalle reali somme occorrenti ed è lesiva della nostra dignità di
città turistica famosa in tutto il mondo. Il
problema é palesemente sottovalutato.
A prescindere da tutti gli errori compiuti
negli anni passati dalla classe dirigente del nostro paese e che, comunque, non
possono avere rilevanza in caso di pericolo così grave e concreto per una
intera popolazione.
Ci dobbiamo muovere tutti e tutti nella
stessa direzione. Questo è un problema che non può essere soggetto a
distinzioni di carattere politico. Tutti siamo in pericolo, a prescindere dal
voto che esprimiamo quando ci rechiamo a votare.
Sinistra Ecologia e Libertà farà la sua
parte con forza e determinazione, interverrà sui propri rappresentanti
regionali istituzionali e politici affinché le nostre richieste siano esaudite
con urgenza.
Come abbiamo fatto con il nuovo depuratore.