limiterebbe la libertà di informazione in rete
Pochi giorni ancora e l’approvazione della nuova delibera AgCom in
materia di diritto d’autore potrebbe essere realtà. Una deliberazione che si preannuncia
definitiva e che, se approvata, lunedì 6 luglio, senza alcuna modifica al testo
in consultazione metterebbe in serio rischio la libertà di informazione in
rete.
In base a tale delibera l’Autorità, su segnalazione dei detentori di
diritti d’autore, potrebbe imporre a siti web accusati di violazione
delle norme sul copyright “la rimozione
dei contenuti” o, in caso di server straniero, l’inibizione del sito tramite
il blocco dell’indirizzo IP, senza dover attendere la decisione di un giudice,
passaggio attualmente obbligato. In pericolo anche contenuti di pubblico
interesse o che documentano fatti di cronaca. Il timore, vista la mole di
richieste che l’Autorità si troverebbe ad affrontare, è che l’AgCom non sia in
grado di smaltire adeguatamente le richieste di rimozione dando avvio a
procedimenti sommari.
Sulla delibera così precisa l’avv. Guido Scorza, Presidente dell’HYPERLINK
http://www.politicheinnovazione.eu
"Istituto per le Politiche dell’Innovazione e legale rappresentante della
FEMI (Federazione Media Digitali Indipendenti): «Se così dovesse essere approvata, risulterebbe illegittima in più
punti. I contenuti sui quali AgCom sembra intenzionata a riservarsi il diritto
di stringere la cesoia appartengono agli utenti che li pubblicano in Rete
attraverso i servizi erogati dagli intermediari della comunicazione e
costituiscono esercizio di libertà e diritti a questi ultimi riconducibili:
libertà di impresa, libertà di manifestazione del pensiero, diritto di cronaca
o, piuttosto, diritto all’identità personale. Tali contenuti, pertanto, non
possono legittimamente essere rimossi dallo spazio pubblico telematico in
mancanza di un processo nell’ambito del quale sia offerta all’autore del
contenuto e/o all’uploader la possibilità di difendersi e sia garantito un
risarcimento per l’ipotesi – assai probabile in procedimenti che AgCom vorrebbe
celebrare in cinque giorni ed in contraddittorio con un soggetto diverso
dall’uploader – di errore “giudiziario”».
potere di intervenire su siti che siano semplicemente sospettati di contenere
non solo file musicali, articoli,video coperti da copyright ma anche ad esempio
fotografie o video amatoriali caricati su qualche piattaforma (Youtube o
Facebook siti musicali ad esempio). Nella delibera non vi è alcun passaggio in
cui venga coinvolto un magistrato – eppure va detto che l’Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni non è un giudice e non può esercitare funzioni
giudiziarie attribuite esclusivamente alla Magistratura.
E’ possibile aderire ad una petizione online al seguente indirizzo:
www.sitononraggiungibile.it