Una “matematica” provocazione
di Antonio Cafaro
Mi è sempre piaciuto giocare con la matematica, eppure c’è stata una equazione che non sono mai riuscito, fino ad ora, a comprendere: “Tasse uguale ingiustizia”.
Tanti italiani invece la sanno risolvere e la usano per eludere o evadere le tasse.
Ripeto, fino ad ora non mi è riuscita, ma le cose cambiano e finalmente posso risolvere anche io questa equazione.
Non ci sono mai riuscito perché ho applicato per questa equazione il principio etico e morale che afferma essere giusto contribuire allo stato sociale attraverso il pagamento delle tasse quantificate in proporzione al reddito di ogni cittadino.
Cosa ha fatto breccia in questo principio?
La detassazione dello straordinario.
Il nuovo Governo ha decretato che il reddito prodotto con lo straordinario non verrà più tassato, con la postilla: fino ad un certo numero di ore e a lavoratori a basso reddito.
Un cavallo di Troia per sospendere definitivamente la lotta all’evasione fiscale e legittimare quanti applicando la equazione: tasse = ingiustizia giustificano la loro evasione fiscale?
Rotto l’argine, chi ha un secondo lavoro, non certo perché ha il vizio di lavorare troppo, ma perché ha bisogno di incrementare il proprio reddito per sopravvivere, da domani avrà finalmente il diritto di non pagare le tasse sul reddito da secondo lavoro?
Il piccolo imprenditore che ha a cuore la sua azienda e rimane tante ore più dei suoi operai in ufficio, tutte ore di straordinario, da domani avrà anche lui il diritto di distinguere tra reddito da ore di lavoro ordinario e ore di lavoro straordinario e pretenderà di non pagare tasse su di una parte del reddito?
Al manager, nuova professione che in alcuni casi si interpone tra proprietà e dipendenti ad assorbire plusvalore, che rimane chiuso in ufficio oltre le ore di sevizio dovremmo riconoscere un reddito non tassabile?
Al commerciante che emette uno scontrino in meno cosa potrò obiettare se lo stato non mi fa pagare su parte del mio reddito?
E così via per ogni categoria.
Qual è il vero motivo di detassare gli straordinari, veramente c’è gente che non fa straordinari per il rischio di essere tassato con una aliquota maggiore?
Se all’aliquota successiva costui passa con l’aumento di stipendio, voi credete che lo stesso si esima dal chiedere adeguamenti salariali?
Io non credo a color che dicono sia un modo per incentivare la produzione e battere la concorrenza di mercato.
Non apro questo discorso perché credo toccheremmo argomenti su cui c’è poco da ironizzare.
Mi fermo qui con questa mia provocazione pseudomatematica.
Vorrei trovare tra coloro che risponderanno a questa provocazione uno in grado di convincermi che i politici al governo sono superiori a colui che disse “date a Cesare quel che è di Cesare….” o che sappia dirmi che tipo di società stanno costruendo per il futuro.
Io resto fermo alla convinzione che per pagare meno tasse e avere più soldi un busta paga le strade sono: la contribuzione di tutti ed evitare lo spreco di denaro pubblico.
Antonio Cafaro