Special tour tra rifiuti speciali
A spasso per la città per vedere l’altra San Giovanni Rotondo, quella che racconta storie di rifiuti speciali trattati come ordinari da cittadini irrispettosi delle leggi, o semplicemente pigri.
Ecco allora tazze da bagno abbandonate in mezzo a cumuli di terra conservando storie di rifiuti, tentano di mantenere un tono di normalità tra guaine, copertoni, eternit, bottigliette e flebo utilizzate in medicina.
C’è anche qualche elettrodomestico, mentre penso che chiunque ne compri uno nuovo nel prezzo dell’acquisto paga anche il costo dello smaltimento del vecchio elettrodomestico, che a quel punto diventa a carico del rivenditore. Ma questo la gente, il più delle volte, non lo sa.
Insomma più che storie di ordinari rifiuti sembrano storie di ordinaria follia, per dirla con Marco Ferreri.
In questo tour sui generis, camminando nelle vicine campagne sangiovannesi, attraversiamo situazioni gravi, quelle create per intoppi burocratici o ignorando la pericolosità dell’abbandono e il degrado di un territorio.
Ma parliamoci chiaro, anche se si riuscisse a risalire a coloro che hanno abbandonato questi rifiuti, c’è poi tutta una giurisprudenza che evidenzia più assoluzioni che condanne.
Condanne di cui sembra che ci sia la certezza soltanto in flagranza di reato. Ma è quasi impossibile che ciò si verifichi senza un servizio ispettivo da parte dell’Amministrazione comunale.
Questa è la solita brutta storia di rifiuti che prendono la strada sbagliata, illegale, con danni economici enormi per le imprese oneste, per la salute degli ecosistemi e dei cittadini. In ballo c’è una tessera importante del futuro sano e sostenibile della nostra Città.
Come uscirne? Con più buona politica (a tutti i livelli), con più controlli, certamente con più consapevolezza e informazione.
Se ognuno facesse compiutamente la sua parte, la battaglia potrebbe essere vinta, come dimostrano tanti casi concreti…
Berto Dragano
Voglio che le cariche importanti
dove si decide per il mondo
vengano assegnate solo a donne madri di figli.
Sarei così curioso di vedere
se all’interno delle loro decisioni
riuscirebbero a scordarsi il loro futuro
Il tetto delle nostre aspettative
è così basso che si potrebbe anche toccare,
la vita media di una prospettiva
è una campagna elettorale
”ambiente” non è solo un’atmosfera,
una rogna nelle mani di chi resta
e il sasso su cui poggia il nostro culo
è il padrone della festa.
Fabi – Silvestri – Gazzè