Affluenza e partecipazione soddisfano Legambiente.
A Franco Salcuni, coordinatore del Gargano, non sfugge l’assenza, per lui politica, del sindaco
Tre giornate di buona musica, buona cucina, buona compagnia. I temi che sono stati affrontati nei tre giorni di festival hanno un unico filo conduttore: la qualità della vita parte da una diversa cultura del territorio, a partire dall’emergenza incendi sul nostro Gargano. Concerti di grande qualità hanno fatto da sfondo ad uno dei luoghi più belli e meno valorizzati della città, il centro storico.
Per il Presidente di Legambiente di San Giovanni Rotondo Lucia Palladino è arrivato il momento di occuparsi seriamente della riqualificazione del borgo antico della città che è stato ulteriormente deturpato dai lavori di metanizzazione e della rete fognaria e, come dimostrato con la collaborazione della Col diretti, occorre valorizzare i prodotti tipici.
Basta con la politica autorefenziale – ha dichiarato Gennaro Tedesco del direttivo regionale di Legambiente Puglia – . Il modo migliore per riqualificare è produrre una cultura diversa di vivere il territorio e l’ambiente, non è possibile in una città dalle forti potenzialità come San Giovanni Rotondo improvvisare progetti e calendari estivi in forte ritardo e con poca spinta pubblicitaria. Ancora una volta il connubio jazz, dibattiti e prodotti tipici ha dimostrato una esigenza della città e una pretesa organizzativa che trova risposta nell’impegno della nostra associazione.
«Siamo stati bene a Festambiente in jazz – ha invece evidenziato Franco Salcuni, coordinatore Gargano di Legambiente -. Speravo di incontrare il sindaco Mangiacotti nei tre giorni della festa, ma non si è fatto vedere. Non so se siano vere le voci che fosse troppo impegnato in quella che, agli occhi della gente, sembrava una controfesta organizzata dai cacciatori.
All’ambientalismo contrapponiamo il “cacciatorismo”, avranno pensato. Non so cosa sia passato nella mente di chi, dell’amministrazione, sindaco in testa, abbia eletto la festa dei cacciatori a festa ufficiale, diciamo così, promossa dall’amministrazione. Spero non sia passata l’idea che occorresse ostacolare la buona riuscita della festa di Legambiente. No, perché se questa era l’intenzione allora mi sa che qualcuno è uscito sconfitto.
Sinceramente ho interpretato l’assenza del sindaco Mangiacotti come una assenza politica. Evidentemente non condivide le ragioni dell’ambiente e la scelta culturale di fondo che Festambiente in Jazz ha ancora una volta lanciato come messaggio ai cittadini di San Giovanni Rotondo: la qualità ambientale del territorio corre di pari passo con la sua qualità culturale.
La prossima volta che torno a San Giovanni, se ho voglia di incontrare il Sindaco so sicuramente dove non trovarlo…»