“Più rispetto per l’ambiente della nostra città”
Sabato 22 giugno 2013 La “bandiera” di Legambiente (Circolo San Giovanni Rotondo) e delle molte associazioni presenti, ha dato voce ai diritti ambientali per migliorare la qualità della vita nella nostra città. Fra tutti, i cittadini impegnati in una civile rivendicazione a tutela del Parco del Comparto “O”.
Ancora una volta, con la loro presenza, quei cittadini hanno spiegato le ragioni di chi, avendo ceduto i suoli per realizzare il parco, non può subire l’ingiustizia di vedersi cementificare una parte dello stesso, facendo costruire altri quattro appartamenti . Potevano costruirsele loro quelle case, ne avevano titolo, invece hanno scambiato i suoli in favore del verde pubblico.
Questo tema lo segnaleremo all’assessore regionale Angela Barbanente, già interessata del nostro presidente Regionale Francesco Tarantino.
Riguardo il progetto del parco, cofinanziato dal Comune e dalla Regione Puglia, le associazioni che hanno preso parte alla manifestazione di Legambiente concordano su altri argomenti importanti:
Il parco è uno spazio necessario per riqualificare la vita dei quartieri periferici, per questo noi lo difendiamo da eventuali progetti che favoriscono un utilizzo innecessario del cemento. Quindi vorremmo ridiscutere la realizzazione dell’anfiteatro previsto nel progetto. Una infrastruttura inutile e dispendiosa in quel contesto.Vogliamo anche approfondire il tema dell’ approvvigionamento idrico irriguo per curare il verde. E’ prevista una vasca di raccolta delle acque meteoriche per usi irrigui? Vogliamo qui ribadire che altri parchi e il campo da calcio, pur serviti da vasche di accumulo, vengono irrigati utilizzando acqua potabile. Un uso scorretto e costoso che comunque va denunciato.
La nostra proposta è questa: se invece di costruire l’anfiteatro si realizzasse in quello stesso spazio, qualora non previsto, il sistema di cisterne per irrigare il nascente Parco del Comparto “O” con acque piovane? La conformazione naturale del terreno in quella zona permetterebbe una naturale canalizzazione delle acque che verrebbero convogliate facilmente in cisterne appositamente realizzate nella zona dove attualmente è prevista la costruzione dell’anfiteatro. In tal senso noi crediamo il progetto si possa e si debba rivedere.
ADOTTA UN INGHIOTTITOIO
La manifestazione di Legambiente ha avuto inoltre grande risalto per l’iniziativa realizzata la mattina dello stesso giorno e battezzata “Adotta un Inghiottitoio”, pensata per sensibilizzare e discutere del gravoso tema del dissesto idrogeologico sofferto dalla nostra città. Educando al rispetto dei sistemi naturali per consentire il normale deflusso delle acque impedito, al contrario, dalla cementificazione.
Con Legambiente, presenti l’Amministrazione Comunale e altre associazioni, compresa quella del Gruppo Speleo San Giovanni Rotondo, abbiamo definito gli interventi da realizzare per proteggere l’inghiottitoio “adottato” al fine di canalizzare parte della acque di scorrimento superficiale della montagna ed evitare che le stesse giungano in paese riducendo il rischio di allagamenti (un problema da troppo tempo noto agli abitanti di San Giovanni Rotondo). Nei prossimi giorni un nuovo sopralluogo consentirà di dar vita, con pochi soldi, ai lavori necessari.
Il circolo di Legambiente di San Giovanni Rotondo in questi mesi ha voluto incalzare le proprie iniziative sul fronte del dissesto idrogeologico, del consumo del suolo e della cementificazione, invitando le associazioni e i partiti sangiovannesi a riprendere una partecipazione su aspetti molto critici della sicurezza e la qualità urbana. Inoltre le associazioni sono insieme mobilitate per una giusta rivendicazione di spazi comunali da offrire all’associazionismo. La presenza di forme associate qualifica la vita nel tessuto sociale e urbano dove esse si trovano ad operare. Questo vale per le associazioni culturali, sportive, ambientali o parrocchiali.
Gianfranco Pazienza
Responsabile circolo Legambiente San Giovanni Rotondo