Restano in carcere i due giovani accusati di tentato omicidio
Il giudice per le indagini preliminari Carlo Protano, dopo i due interrogatori di garanzia tenutisi presso la Casa Circondariale di Foggia, ha deciso così di convalidare l’arresto ed ha disposto la prosecuzione della misura cautelare della custodia in carcere a carico dei due giovani rumeni, Ilies Ionel e Ioan Grigoras, entrambi ventenni, accusati di aver picchiato un loro connazionale di 36 anni.
Per due ore – sarebbe la tesi sostenuta a carico dei ventenni – i due aggressori avrebbero colpito con calci e pugni fermandosi solo quando la vittima perdeva i sensi per poi ricominciare il pestaggio quando il 36enne si riprendeva. Devono rispondere per tali atti dei reati di tentato omicidio e violazione di domicilio, in concorso tra loro; Ilies Ionel in base alle accuse è ritenuto colui che avrebbe materialmente pestato il connazionale mentre Ioan Grigoras sarebbe stato presente al momento dell’aggressione.
«L’ordinanza cautelare – è stato il primo commento di Giuseppe Placentino, legale di Ionel – sarà immediatamente oggetto di un’istanza di riesame presso il Tribunale della Libertà di Bari. Si è trattato di un litigio occasionale; Ilies Ionel, è stato aggredito per primo dal connazionale, che tra l’atro era un suo amico, per cui si è legittimamente difeso. Sono certo riusciremo a provare che la reazione di Ilies Ionel, riprovevole dal punto di vista morale, non può assurgere al rango di tentato omicidio».
Il messaggio della difesa di Ilies Ionel è chiaro: si cercherà di screditate la tesi sostenuta dal primo momento di voler far passare, quella che l’avvocato Placentino ha definito come una «scazzottata» tra amici, sia pur ubriachi, in un qualcosa di molto più grave qual è il tentato omicidio.
«Nella scazzottata – ha continuato il legale – ha avuto la peggio il 36enne, ora, però, è in buone condizioni tant’è che, se già non avvenuto, nei prossimi giorni sarà dimesso dall’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza ove è stato ricoverato; non ha mai corso il pericolo di vita. Il fatto stesso che a distanza di pochi giorni possa essere dimesso conferma il ridimensionamento che l’intera vicenda merita».
Sottolinea, ancora, l’avvocato Placentino, pur non dandone particolare risalto, che Ilies Ionel, il presunto autore materiale del pestaggio, è stato anch’egli valutato dai sanitari del pronto soccorso, i quali hanno emesso una diagnosi di escoriazioni multiple del tronco e degli arti superiori, danni fisici questi «non autoindotti bensì addebitabili alla violenza a sua volta subita ad opera del connazionale».
g.p.