“Scelte mai condivise da chi è stato eletto legittimamente nel 2019”
Continua la querelle tra le varie forze politiche sulla questione dei possibili aumenti della Tari. Ad esprimere il loro disappunto questa volta sono i consiglieri del Gruppo Misto, Cappucci, Ciavarella e Gemma. I tre ad oggi, pur dichiarandosi a parole parte della maggioranza, di fatto sono stati esclusi a seguito degli ingressi dei consiglieri Mangiacotti, Miglionico e Centra.
Essi, infatti, non hanno volutamente preso parte alla seduta del Consiglio Comunale del 30 maggio scorso, in cui con la rideterminazione della tariffa TARI (delibera n. 59) e, soprattutto, con l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 (delibera n. 63) al capitolo riferito al contratto dei rifiuti solidi urbani, smaltimento degli stessi e conferimento in discarica è stato deliberato un aumento di circa 1.300.000,00 rispetto allo stanziamento precedente.
“Tali decisioni – scrivono i tre consiglieri della ‘vecchia’ maggioranza – non sono state mai condivise dai Consiglieri comunali e dalle forze politiche della maggioranza legittimamente scaturita dalle elezioni amministrative del 2019, a tal punto ribadiscono che con la mancata presenza all’ultima seduta del consiglio comunale hanno inteso esprimere e rafforzare il proprio motivato dissenso rispetto ad atti deliberativi di forte impatto negativo per la nostra collettività. Fanno presente – concludono – che si adopereranno in tutti i modi e, quindi anche nelle sedute della Commissione Consiliare Permanente a ciò preposta, perché si possano apportare le dovute modifiche ed integrazioni agli atti deliberativi riguardanti il settore dei rifiuti solidi urbani e delle tariffe di riferimento”.