Il ricordo del partigiano Giuseppe Limosani alla Festa di Liberazione
Marco Rovelli, cantautore e scrittore, sarà ospite della seconda serata della XXIII Festa di Liberazione in programma dal 27 al 30 luglio nel cortile interno della scuola Melchionda, per una serata all’insegna del teatro e della buona musica.
La serata di Venerdì 28 luglio sarà occasione per ricordare il partigiano Giuseppe Limosani e Marco Rovelli, che ha curato la parte musicale del monologo teatrale “La guerra è finita”, tratto dal saggio storico La Resistenza e Peppino, il partigiano del sud scritto da Gennaro Tedesco, affiancherà l’attore Christian Palladino nella rappresentazione teatrale.
“La guerra è finita” racconta la storia di Giuseppe Limosani: la sua storia da resistente inizia dopo l’8 settembre del ’43, giorno in cui il maresciallo Badoglio annuncia all’Italia l’armistizio e giorno di inizio di uno dei momenti più tragici della storia nazionale.
Giuseppe accompagna a Montecchio Precalcino, un piccolo comune del vicentino, un suo compagno d’armi gravemente ferito. A Montecchio incontra il partigiano Livio Campagnolo e aderisce alla lotta di Liberazione. Dal marzo 1944, Giuseppe Limosani entra nella Resistenza: nel gruppo di Preara della Brigata “Mazzini”, e diventa subito uno dei capi.
Giuseppe viene arrestato e torturato durante un pesante interrogatorio; condannato a morte si salvò grazie ad un’azione di sabotaggio dei partigiani di Verona.
Nella storia di Limosani c’è spazio anche per un piccolo risvolto sentimentale, che forse costò caro al partigiano.
Una “microstoria” che si inserisce in un momento storico importante, quello successivo all’armistizio, che segnò da una parte l’uscita ufficiale del Regno d’Italia dalla seconda guerra mondiale e dall’altra l’inizio della guerra di liberazione, e affronta uno dei grandi temi che appassiona da anni gli storici: il contributo dei meridionali nella lotta partigiana e la partecipazione del Mezzogiorno e dei meridionali alla Liberazione dal nazifascismo.
Dopo lo spettacolo teatrale, Marco Rovelli sarà in scena con LibertAria, un progetto musicale che si combina con una pratica letteraria, nella genesi e nella composizione delle canzoni sono state a vario titolo coinvolti numerosi scrittori, da Erri De Luca a Wu Ming 2, da Maurizio Maggiani a Roberto Saviano.