Installate le pietre d’inciampo in onore dei soldati dispersi nel naufragio del piroscafo Oria
Quella di ieri è stata una Festa di Liberazione speciale per la comunità di San Giovanni Rotondo. Sono infatti tornate finalmente a casa dopo 80 anni le spoglie del soldato e partigiano sangiovannese Matteo Corritore.
Corritore venne catturato nell’agosto del 1944 dopo un’azione con i partigiani a Musile di Piave per disarmare un piccolo gruppo di militari della San Marco. Venne fucilato pochi giorni dopo dalle milizie nazifasciste.
La città di San Giovanni Rotondo ha reso omaggio a questo suo concittadino che ha dato la vita per la Patria e ha ricordato inoltre i dieci soldati sangiovannesi rastrellati nell’isola di Rodi dai tedeschi e periti nel naufragio del Piroscafo Oria, avvenuto in acque greche il 12 febbraio 1944.
In loro memoria sono state installate dieci pietre d’inciampo con incisi i loro nomi nel piazzale antistante il Monumento ai Caduti, in Piazza Europa.
L’urna con i resti del partigiano Corritore è stata prelevata nella giornata del 24 aprile dal Sindaco Michele Crisetti recatosi personalmente, assieme ad una delegazione sangiovannese e agli eredi del soldato, a San Donà di Piave.
Ieri in occasione del 79° anniversario della Liberazione dal nazifascismo Corritore è tornato nella sua San Giovanni Rondo, accolto nel chiostro comunale dalle autorità civili, militari e religiose con la presenza del Vescovo Franco Moscone.
Dopo la cerimonia solenne che ha visto la deposizione di due corone di alloro, una al Monumento ai Caduti e una alla lapide al Milite Ignoto posta sulla facciata di Palazzo di Città, l’urna del soldato sangiovannese è stata tumulata presso il cimitero comunale.