“Contemplazione sul Gargano: aria, luce e colori”: un’opera del maestro Ciccone per ricordare il servo di Dio
Sarà particolarmente solenne, quest’anno, la commemorazione della morte del servo di Dio fr. Daniele Natale da San Giovanni Rotondo, di cui ricorre il trentesimo anniversario.
Fr. Daniele, religioso laico professo dei frati minori cappuccini, è stato confratello, discepolo e fedele interprete della spiritualità di Padre Pio, tanto da essere morto in concetto di santità il 6 luglio 1994. Per questo, il 7 luglio 2012, nella città dove è nato e dove è morto, è stata aperta l’Inchiesta cognizionale diocesana della Causa di beatificazione e canonizzazione, che si è conclusa il 5 novembre 2016. Attualmente è in corso la fase vaticana dell’iter canonico previsto dal Dicastero delle Cause dei Santi.
Il 3 luglio prossimo comincerà un triduo di preghiera. La figura di fr. Daniele sarà ricordata durante le Celebrazioni eucaristiche vespertine, che si svolgeranno alle ore 18 nel santuario di Santa Maria delle Grazie. La prima sarà presieduta da fr. Mariano Di Vito, vice postulatore della Causa di beatificazione e canonizzazione. Nelle due sere seguenti presiederanno fr. Francesco Dileo, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, e fr. Carlo Calloni, postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Sarà ancora fr. Carlo Calloni il celebrante principale della solenne Messa vespertina del 6 luglio, giorno del 30° anniversario della morte del Servo di Dio, al termine della quale sarà benedetta una nuova opera pittorica in tre pannelli del maestro Antonio Ciccone, dal titolo “Contemplazione sul Gargano: aria, luce e colori”, collocata all’interno della cappella laterale in cui è sepolto fr. Daniele, sul muro intorno alla porta d’ingresso, nello stesso ambiente dove già si trovano due affreschi dell’artista: la “Resurrezione” del 1962 e “Le stimmate di san Francesco” (1964), ai quali nel 2018 è stato aggiunto un acrilico/tela su tavola dello stesso pittore: “Fra Daniele Natale e Maria Divina”.
Descrizione del triplice dipinto a cura di Eleonora d’Aquino,
giornalista, critica d’arte e direttore artistico della rivista Pegaso
Antonio Ciccone nasce nel 1939, a San Giovanni Rotondo.
Grazie all’interessamento di Padre Pio, che riconosce subito il suo talento, appena quindicenne, si trasferisce a Firenze, per studiare sotto la direzione di Pietro Annigoni, Nerina Simi e i docenti della Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti.
Nel suo studio, nel capoluogo toscano, immortala molti soggetti: ritratti, figure, animali, ecc. utilizzando varie tecniche.
Particolarmente significativa è la sua produzione a tema religioso. Durante gli anni ’60 -’70, l’artista si trova negli Stati Uniti, e raffigura Padre Pio in opere in acrilico e a carboncino. La collezione appartiene ora ai frati minori cappuccini, in esposizione permanente presso la sede di Tele Radio Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
Durante gli anni ’80, Ciccone si dedica alla pittura di molti paesaggi del Gargano con tecnica ad olio e in acrilico e prosegue la sua riflessione su Padre Pio, eseguendo molte opere a carboncino. Queste opere sono gli elementi del progetto Padre Pio e il Gargano (Padre Pio and the Gargano Landscape), protagoniste di una mostra a Londra, nella Cattedrale di Westminster, e in seguito riproposta in diverse città inglesi e irlandesi.