Rifondazione Comunista chiede risposte certe sulla gestione degli spazi comunali
Nella nostra città sono presenti decine di associazioni culturali, sportive, ricreative che coinvolgono centinaia di nostri concittadini e che svolgono una funzione realmente sociale. Molte di queste, però, per carenza di risorse economiche non possono permettersi sedi adeguate alle loro reali potenzialità. E’ per questo che come Partito della Rifondazione Comunista ci siamo fatti portavoce delle loro istanze e abbiamo organizzato il 30 luglio scorso una partecipata assemblea-dibattito presso la nostra Festa di Liberazione alla presenza del sindaco, Costanzo Cascavilla, dell’assessore D’Addetta e di alcune rappresentanze di associazioni.
Da quell’incontro sono passati oltre tre mesi e nonostante il formale impegno assunto dal primo cittadino ad effettuare una ricognizione dei beni comunali e la loro assegnazione, ad oggi tutto tace nonostante la nostra richiesta di informazioni e di incontro del 26 ottobre scorso.
Eppure a San Giovanni Rotondo sono numerosi i locali comunali in stato di abbandono o inutilizzo o gli impianti sportivi, spesso non a norma, che vengono utilizzati in modo quasi privatistico ma che grazie all’assegnazione potrebbero trovare nuova vita ed essere realmente “BENI COMUNI”.
Purtroppo permane con l’attuale amministrazione una logica spartitoria del tutto estranea alla buona politica che premia i soggetti o le associazioni vicine a questo o a al quel partito o politicante. Sarebbe bello se finalmente si premiassero i meriti e le reali capacità e non solo e sempre le conoscenze.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Luigi Pinto”
Elisabetta
Concordo completamente: l’associazionismo costituisce la parte più attiva di una comunità. Da come la politica se ne prende cura, se ne deduce la salute e la vitalità della sua democrazia.
Elisabetta Cappucci