“Tre governi in meno di due anni: semplicemente fantastico!” è stato il commento sulla situazione politica locale di Michele Gemma, commissario regionale UDC-Giovani
Giovanni Merla è stato confermato segretario del partito UDC di San Giovanni Rotondo. Alla presenza del segretario provinciale Franco Di Giuseppe e del capogruppo consiliare alla Regione Puglia Angelo Cera, l’assemblea degli iscritti ha così rieletto il segretario uscente, nominando, nel contempo, l’organo direttivo costituito da Michele Gemma, Giovanni Ritrovato, Luigi Mischitelli, Pietro Merla, Salvatore Cisternino, Rosina Di Giacomo, Donata Cianciaruso, Giovanni Bisceglia, Matteo Ferrara, Giovanni Leone, Luigi Marchesani, Giuseppe Padovano, Costanzo Ricco, Nicola Soccio, Antonio Turi; per la componete giovanile sono stati, invece, eletti Antonio Carriera, Massimo Pavino, Michelangelo De Bonis e Marianna Palladino. Il consiglio direttivo si completa con i membri di diritto, ossia coloro che vi partecipano in virtù delle cariche ricoperte nel partito, a livelli superiori, e nelle istituzioni.
Chiara è stata la relazione di Merla, che ha preceduto il momento della consultazione, improntata principalmente sul trend positivo partito e sulla posizione che il partito assumerà nella realtà locale.
«La base dell’UDC – ha affermato Merla – vuole essere alternativa alla sinistra per storia e cultura radicate. La sinistra non deve poter trovare in noi sponde di sorta, che non si identifichino esclusivamente in quelle convergenze necessarie alla città per la discussione e la risoluzione di problemi collettivi. La trasparenza delle nostre azioni, nelle istituzioni e nel partito, la voglia di contribuire a costruire qualcosa di buono, hanno consentito all’UDC di registrare un sensibile aumento di consensi e simpatie, questa è la rotta da seguire».
Sul ruolo del partito si è anche soffermato Michele Gemma, già commissario regionale UDC-Giovani e responsabile enti Locali dello “scudocrociato” sangiovannese.
Nei cittadini – è stato il suo commento – c’è un forte disorientamento. Le coalizioni sono sempre più un agglomerato di sigle che si uniscono per vincere, ma, puntualmente, arrivati al governo saltano fuori tutte le contraddizioni. Il centrosinistra della nostra città è un esempio emblematico. Tre governi in meno di due anni: semplicemente fantastico! I partiti devono riassumere il tradizionale ruolo di cuscinetto tra il palazzo e la piazza, operare una sostanziale selezione della classe dirigente e raccogliere le sfide politiche del momento».
Battaglie che l’Udc di San Giovanni si propone di affrontare con tutte quelle forze moderate che – fanno sapere – antepongono il bene di San Giovanni Rotondo a ogni altro obiettivo, risultato elettorale e personale.