La causa sembrerebbe essere un’onda anomala
Grave incidente nell’Adriatico dove il peschereccio Sparviero è affondato, per cause ancora da chiarire, al largo della costa tra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio. I marinai Michele Fini, 25enne di San Giovanni Rotondo (Foggia), e Giorgio Toma Viorel, 19enne romeno, sono morti. Altri due marittimi, sempre romeni, risultano dispersi. Salvi gli altri due uomini membri dell’equipaggio, Leonardo Coccia, 23 anni e Aldo Leo, 37.
I due marinai dispersi si chiamano Maroga Costeli, 35 anni, e Simion Vasile, 39 anni.
“E’ stata un’onda anomala” – “Questa notte avevamo fatto un carico di 60-80 quintali di cozze quando è arrivata un’onda anomala da levante che ha spostato il carico tutto da un lato e ha fatto rovesciare l’imbarcazione. Il comandante ha fatto in tempo a dare l’allarme ma prima dell’arrivo dei soccorsi siamo rimasti in mare per circa un’ora e mezzo”. Dice Aldo Leo, il marittimo 37enne scampato al naufragio .
La motonave, che prelevava cozze in impianti di miticoltura, era iscritta al Compartimento marittimo di Rodi Garganico. E proprio sullo spostamento del carico a bordo o l’eccesso di carico indaga la Capitaneria di porto. Aperta anche un’inchiesta penale sul caso.
“E’ verosimile che lo spostamento dei materiali, ad esempio dei bancali di legno su cui vengono depositati i sacchi di cozze prelevati dagli impianti di miticoltura, abbia fatto inclinare il peschereccio”, fa sapere la Sala operativa della Guardia costiera di Ancona.
Non si può escludere neppure che con il ribaltamento dello scafo le stesse assi abbiano colpito e tramortito i due marittimi trovati senza vita o quelli ancora dispersi.
Forse in troppi a bordo – Fra i documenti di immatricolazione dello “Sparviero” ce n’è uno datato 2009 che fissa a quattro il numero massimo dei membri dell’equipaggio. Mentre oggi sul motopesca lavoravano in sei. Il documento, tuttavia, potrebbe essere stato aggiornato negli ultimi anni.
Familiare assiste in diretta al naufragio – Un familiare di uno dei marittimi imbarcati sul peschereccio pugliese ha assistito praticamente in diretta al naufragio, parlando al telefono con il suo congiunto. Sarebbe stato poi lui stesso a dare l’allarme e far scattare i primi soccorsi.
Le operazioni, coordinate dalla Capitaneria di porto di Ancona, vedono impegnate motovedette e subacquei degli uffici marittimi di San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Ancona. Le condizioni del mare sono buone e così la visibilità.
fonte: Tgcom24