No alla “secessione dei ricchi”
L’unità della Repubblica è in pericolo a fronte delle richieste di “autonomia differenziata” presentate dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna e della non remota intenzione da parte del Consiglio dei Ministri di poter decidere di accogliere tale richiesta.
Il rischio concreto è che questo progetto aumenterebbe il gap tra regioni ricche e regioni povere compromettendo tutte le materie attualmente di competenza esclusiva dello Stato, dalla scuola, alla sanità, alla sicurezza sul lavoro.
Di fronte ad un pericolo sempre più tangibile di sgretolamento dell’unità nazionale, numerosi comitati si sono organizzati in tutta Italia per contrastare la regionalizzazione differenziata.
Il giorno 9 Luglio, sulla scorta delle decisioni assunte a Roma dall’Assemblea nazionale per il ritiro di qualunque progetto di Autonomia differenziata, si è costituito anche a San Giovanni Rotondo il Comitato locale di scopo a cui hanno aderito:
- ANPI
- LEGAMBIENTE
- LIP SCUOLA
- POSSIBILE
- RIFONDAZIONE COMUNISTA
- TERRE SENZA CONFINI
Il Comitato locale è aperto a tutte le forze democratiche e ai cittadini che intendono contrastare, con l’informazione, il dibattito e il confronto, un provvedimento che minerebbe i diritti universali sanciti dalla Costituzione e le conquiste dei lavoratori, soprattutto nelle regioni meridionali.
La richiesta di una maggiore autonomia regionale da parte di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna infatti, non è semplicemente un fatto tecnico-amministrativo ma un processo di grande impatto politico che potrà modificare profondamente il principio di parità dei diritti di cittadinanza degli Italiani e il funzionamento di alcuni grandi servizi pubblici nazionali, a partire dalla scuola.
«Facciamo crescere insieme la consapevolezza delle conseguenze di questo provvedimento che rischia di dividere il Paese e di creare inaccettabili diseguaglianze – è l’invito del comitato ai cittadini – l’Italia, per essere più forte, ha bisogno di maggiore equità e non di accentuare le differenze tra regioni “ricche” e regioni “povere”».
Per adesioni e informazioni rivolgersi presso la sede di Rifondazione Comunista, in Via Spartaco, 25 a San Giovanni Rotondo.