Le iniziative della segreteria provinciale UIL-TUCS
Uno sciopero ed un sit-in in piazza dei Martiri per l’intera giornata del 22 dicembre. E’ quanto proclamato dalla segreteria provinciale UIL-TUCS in risposta alla delibera del consiglio comunale relativa al bando per il nuovo servizio di parcheggi.
«La storia dei parcheggi a San Giovanni Rotondo – si legge in una nota diffusa dalla organizzazione sindacale – è stata complicata, infinita e lunga; dopo il fallimento della ex “Nuovo Millennio” è in scadenza al 31 dicembre anche la gestione dello Chalet Srl. E’ duro il nostro giudizio nei confronti dell’amministrazione comunale che solamente oggi e con un colpo di bacchetta magica tenta di chiudere, malamente, la questione senza preoccuparsi nel contempo di chiedere, accertati i tempi lunghi per la nuova gara, una proroga allo Chalet».
Il sindacato territoriale fa rilevare nel sostenere la propria iniziativa di lotta e di protesta che diverse riunioni si sono svolte, a questo punto invano, tra l’organizzazione sindacale e l’amministrazione comunale con l’obiettivo di chiudere la «partita» utilizzando tutte le risorse. L’amministrazione comunale, però, ha scelto di percorrere, come l’ha definita la UIL-TUCS, la «strada dello scontro», approvando una delibera che prevede l’utilizzo per la nuova azienda di soli 23 lavoratori su un totale di 52, scartando di fatto la proposta sindacale di valutare l’ipotesi di utilizzare tutti i 52 lavoratori, anche part-time, nella prima fase nell’attesa d’accordi con la nuova azienda; tutto ciò, almeno per garantire un salario sia pur minimo a tutti.
«Ora – ha dichiarato Alfonso Lapalorcia della segreteria UIL-TUCS – non ci resta che tentare la strada della mediazione del Prefetto ma nel frattempo ci sentiamo in obbligo di indire uno sciopero ed un sit-in. Nei giorni scorsi abbiamo inviato una lunga e dettagliata lettera al Prefetto chiedendo un incontro urgentissimo sia per chiedere una proroga all’azienda uscente, almeno per il tempo necessario per lo svolgimento della nuova gara, sia per “convincere” l’amministrazione comunale ad utilizzare tutti i 52 lavoratori della ex società mista che, opportunamente, facciamo rilevare era un’azienda a capitale pubblico. Per tale ragione oggi nessuno può permettersi il lusso di mettere in mezzo alla strada 52 lavoratori; lavoratori che non hanno nessuna colpa e non possono pagare solo loro per il fallimento dell’ex Nuovo Millennio e della stessa politica».
Le posizioni oramai, visti gli atti ufficiali avviati, appaiono molto distanti e difficilmente, anche con l’intervento del prefetto, le strade potranno convergere. I lavoratori, nel frattempo, si apprestano a trascorrere un Natale tutt’altro che sereno.