“Il Grande Fratello, strategie del dominio” : Incontro con l’autore
Il caso Echelon Italia, le trivellazioni in Adriatico, residui bellici pesanti seppelliti al largo delle coste garganiche dagli anglo-americani, il progetto HARRP e terremoti artificiali provocati dall’uomo, la guerra climatica in atto e qualità della vita.
Sono solo alcuni dei temi toccati ieri dal giornalista freelance e scrittore Gianni Lannes, nel corso della presentazione del suo ultimo libro dal titolo ”Il Grande Fratello, strategie del dominio”.
In una sala non molto gremita (a proposito dove era la presunta intellighenzia cittadina, e come mai non vi era nessun rappresentante politico locale nonostante l’evento fosse patrocinato dal Comune?) presso la Biblioteca Comunale, ieri sera si è tenuto l’incontro davvero interessante e per nulla convenzionale, con il giornalista di origini garganiche, Gianni Lannes, che illustrando alcuni temi presenti nel suo ultimo libro all’attenta platea ha aperto uno squarcio di luce su alcuni dei misteri italiani, e non solo italiani, o meglio su questioni tenute segrete dagli stati, dalla politica e dagli archivi militari italiani.
Il libro affronta questi temi facendo leva sulle inchieste che da anni Lannes, con grande dedizione per l’etica professionale del giornalista e con grande passione, ha svolto in 25 anni di carriera, in numerose testate giornalistiche italiane, l’ultima delle quali «Il Corriere della Sera», ma anche con l’Espresso e Panorama solo per citarne alcune. Inchieste che lo hanno portato a subire minacce personali e alla sua famiglia, e che lo hanno costretto a vivere sotto scorta dal dicembre 2009 all’agosto del 2011.
Si va dal caso Echelon Italia, dove con dovizia di particolari dimostra come questo apparato dei servizi segreti voluto fortemente dal governo Statunitense e denominato RIS (reparto informazioni e sicurezza) da non confondere con il più famoso Ris dei carabinieri, scruta e controlla la vita di milioni di italiani attraverso attività satellitari combinate con altre tecnologie militari. Ad oggi sono due milioni i cosiddetti fascicoli galleggianti, che racchiudono la vita di altrettanti cittadini italiani. O quantomeno due milioni sono quelle di cui Lannes ha avuto documentazione, e quindi prova certa. Gli spiati apparterrebbero a diverse categorie, tra cui attivisti, magistrati, semplici cittadini definiti non allineati e soltanto pochi giornalisti, cosa che secondo Lannes dimostra il quasi totale allineamento del giornalismo italiano alle questioni dei poteri forti.
E poi ancora, le migliaia di ordigni arricchiti, sepolti dagli inglesi nell’Adriatico al largo delle coste garganiche e al largo di quelle pesaresi, e che oggi cominciano a dare segni di cedimento, come rivelato da alcuni esperti che accertano la presenza di queste sostanze nocive nella catena alimentare.
Proseguendo con la guerra ambientale in atto, con tecnologie altamente sofisticate in grado di alterare e “comandare” il clima. Argomenti di cui non si parla, ma che sono documentati da atti ufficiali del governo americano, che parlano di guerra climatica e conquista del clima entro il 2025.
E ancora incredibili rivelazioni circa la vera natura del progetto HARRP, che sfruttando gli studi del genio Nicola Tesla, ha messo in piedi una sofisticata organizzazione di antenne che generano onde elettromagnetiche che bombardando la ionosfera e che tornando sulla terra vanno ad attivare le faglie sismiche già attive e sarebbero in grado di provocare dei sismi in determinate zone. E secondo Lannes, e altri studiosi della questione, tutti i terremoti più recenti, da quello del Giappone a quello dell’Aquila e non ultimo quello dell’Emilia, sono terremoti artificiali, riconducibili a questo progetto, e che hanno in comune diversi fattori, tra i quali il più importante è il fatto che l’ipocentro, ovvero il punto sotto il suolo da cui si sprigiona l’energia che da luogo al sisma, è superficiale in quasi tutti questi terremoti, ad una profondità di 10 km. Tutti i terremoti che hanno ipocentro così superficiale, intorno ai 10 km di profondità, sarebbero prodotti artificialmente dall’uomo.
Per finire con le trivellazioni delle coste adriatiche, già autorizzate dalla Regione Puglia, e firmate dai presidenti regionali Fitto prima e Vendola poi, e che rendono vane e inutili, se non strumentali alle campagne elettorali, le manifestazioni contro le trivellazioni degli ultimi tempi. E le stesse trivellazioni con onde sonore alla ricerca del petrolio sono state la causa ad esempio dello spiaggiamento e della morte dei 7 grossi cetacei, che si arenarono sulle coste dell’Istmo di Varano, qualche anno fa e che furono bollate come determinate dalle buste di plastica presenti in mare che avrebbero occluso le vie respiratorie dei cetacei. Indagini successive hanno dimostrato, come questi cetacei siano scappati dallo Ionio, loro habitat ideale, a causa del bombardamento di onde sonore delle acque marine al largo di Taranto in atto in quei giorni con il fine di cercare petrolio, venendo a morire sulle nostre spiagge a causa di arresti cardiaci e embolie dovute all’affannosa fuga.
Ma la cosa che più colpisce di questi temi, delle inchieste di Lannes e di questo libro, è la dovizia di particolari e di documenti ufficiali pubblicati a sostegno di queste tesi. Un lavoro incredibile di documenti e di prove pubblicate a sostegno dei fatti argomentati, che lasciano poco spazio a detrattori e teorici che vedono del “complottismo” ovunque si parli di temi tabù, tenuti nascosti o taciuti deliberatamente. Un libro da leggere. Un incontro che è stato un utile esercizio intellettuale per i presenti, e l’ennesima occasione persa per gli assenti, soprattutto per certe assenze che fanno e hanno fatto rumore.
Pio Matteo Augello