Giovanni Augello, una delle penne della
sede romana del Redattore Sociale, e fondatore di “Narcoleaks” in merito all’osservatorio sui sequestri
internazionali di cocaina
Giovanni Augello (nella foto), una delle penne della
sede romana del Redattore Sociale, e fondatore di “Narcoleaks” (www.narcoleaks.org), osservatorio sui sequestri
internazionali di cocaina, è riuscito a scomodare nel corso della sua attività giornalistica
Il progetto “Narcoleaks” è realizzato da un gruppo
di giornalisti e ricercatori in collaborazione con l’Agenzia di stampa
italiana Redattore Sociale,
e con la direzione scientifica di Sandro Donati, autore di diverse ricerche
sulla produzione e sui traffici della cocaina realizzate per l’associazione Libera.
Narcoleaks è un osservatorio molto importante, considerato che il traffico di
cocaina rappresenta ancora uno dei più proficui gettiti di contante per
l’economia illegale.
A misurare
l’andamento del fenomeno ci sono oggi due organismi istituzionali che
rilasciano dati spesso incongrui e tra loro discrepanti: l’Ufficio per la lotta
alla droga delle Nazioni unite (Unodc) e il Dipartimento di Stato degli Usa. Ognuno
di questi fornisce annualmente delle stime sul traffico internazionale di
stupefacenti, ma i dati ufficiali presentano contraddizioni evidenti
soprattutto per quel che riguarda la cocaina. In questo scenario, i dati dei
sequestri hanno un’importanza straordinaria. Sia perché rappresentano l’unico
parametro ‘reale’, poiché quello relativo alla produzione è ricavato da stime
calcolate per mezzo di rilevazioni satellitari delle piantagioni di coca, sia
perché costituiscono un termometro dell’economia criminale.
Sono oltre 100 le fonti ufficiali
istituzionali e giornalistiche controllate ogni giorno dal primo gennaio scorso
da Narcoleaks. Circa 5000 le operazioni antidroga rilevate, che hanno portato
al sequestro di ingenti quantitativi di cocaina. Una media di 14 importanti
operazioni al giorno e di 2 tonnellate di cocaina intercettate quotidianamente
in tutto il mondo.
Con un comunicato datato 7 dicembre 2011,
Narcoleaks pone 5 quesiti alla Casa Bianca sul perché dell’incongruenza tra
dati reali e dati ufficiali del traffico di cocaina.
L’argomento è di quelli che scotta, e la
risposta non si fa attendere. Nel corso della stessa giornata, l’Office of National
Drug Control Policy della Casa Bianca si difende sostenendo che il traffico di
stupefacenti in America è sotto fortissima pressione, nonostante la complessità
della situazione ed il relativo difficoltoso lavoro di raccolta ed analisi dei
dati, ammettendo di fronte alla comunità internazionale che tutti i parametri
del narcotraffico – produzione, sequestri disponibilità per il mercato e
consumo – sono per definizione incerti.
Se fonti istituzionali di tale livello
brancolano nel buio, viene da chiedersi istintivamente una cosa: chi è che ha
spento la luce?
http://www.whitehouse.gov/blog/2011/12/07/cocaine-seizures-outstripping-production-not-exactly
In italiano:
http://dl.dropbox.com/u/13210473/Traduzione%20ONDCP.pdf