Paolo Latiano ha percorso il ‘cammino’ fino a Santiago de Compostela
Percorrere 900 chilometri a piedi in meno di un mese. È quello che fanno migliaia di pellegrini di tutto il mondo per raggiungere Santiago de Compostela: il ‘Cammino di Santiago’ appunto, un lungo viaggio attraversando paesaggi incredibili, tra suggestione, fede ed emozioni.
C’è riuscito anche un nostro concittadino, Paolo Latiano, dipendente della Casa Sollievo e podista dell’Atletica Padre Pio. Partito con un volo aereo da Roma è arrivato a Bordeaux. Da lì ha raggiunto la cittadina francese, ai piedi dei Pirenei, di St. Jean Pied de Porte. E’ da qui che inizia il cammino di ogni pellegrino verso il santuario di Santiago de Compostela.
“Ho iniziato il mio pellegrinaggio il 30 agosto mattina, ritirando la Credencial e la Concha, che sono gli elementi essenziali per l’inizio del cammino: la Credencial é un documento che identifica il pellegrino con i suoi dati, e gli da diritto di alloggiare negli alberghi presenti sul cammino. Generalmente in questi alberghi il pellegrino riceverà sulla Credencial un timbro, che testimonia il passaggio da quella località. La Concha ossia la conchiglia è il simbolo del cammino e del pellegrinaggio. Io ho percorso il cosiddetto cammino francese, che è il più famoso e frequentato ma ce ne sono tanti altri”.
Paolo ha compiuto il pellegrinaggio in solitaria anche se lungo il cammino sono nate tante belle amicizie con altri ‘camminatori’: “Il pellegrino parte sapendo che deve compiere il pellegrinaggio da solo, ma alla fine non ti ritrovi mai veramente solo in quanto stringi amicizie con tante altre persone provenienti da tutto il mondo”.
I ritmi del cammino sono veramente massacranti per questo conta molto sia la preparazione fisica ma soprattutto quella mentale: “Sicuramente sono stato agevolato dalla mia preparazione atletica. Per fortuna non ho mai avuto, a differenza di altri pellegrini, guai fisici o altro. Conta molto anche la predisposizione mentale: devi comunque essere forte ad affrontare tanti km solo con te stesso, lontano dagli affetti e dalla famiglia. Per questo conta molto anche la fede e l’approccio spirituale. Il cammino iniziava di buon mattino quando fuori era ancora buio. Percorrevo in media una trentina di chilometri al giorno. In ogni tappa c’era un albergo per il ristoro dei pellegrini e si arrivava a destinazione dopo circa 8-10 ore di cammino. Per fortuna le condizioni meteo sono state ideali per tutta la durata del mio cammino con temperature calde ma non troppo. Solo pochi giorni di maltempo che tuttavia non mi hanno condizionato.
In ogni città dove mi fermavo incontravo i compagni di viaggio che man mano incrociavi per la strada. Dopo tanta fatica con loro potevi concederti qualche momento di svago visitando la città e andando a cena tutti insieme”.
Finalmente il 22 settembre si arriva a Santiago de Compostela: “Ognuno come detto cammina da solo ed ognuno quindi ha il suo ritmo. Io sono arrivato a Santiago dopo 24 giorni di cammino, il 22 settembre. L’arrivo è molto suggestivo con tutti i pellegrini che si radunano sul piazzale antistante il santuario per una sorta di ringraziamento dopo il cammino compiuto. Arrivati a Santiago ad ogni pellegrino danno una sorta di attestato che certifica il cammino fatto, verificando naturalmente tutti i timbri messi sulla Credencial”.
Il cammino però non finisce qui: “Da Santiago ho proseguito per qualche giorno ancora il mio cammino arrivando nella suggestiva località di Finisterre, letteralmente la ‘fine della terra’ dove si incontra l’oceano. Qui il pellegrino come da rituale deve fare un bagno purificatore nelle fredde acque dell’Atlantico e deve bruciare i suoi vestiti usati per il cammino in segno di devozione. Anche qui c’è un santuario bellissimo incastonato nella roccia a picco sul mare. Qualcosa di veramente incredibile”.
Un’avventura unica che Paolo ha condotto con grande forza di volontà: “Il mio ringraziamento va alla mia famiglia che mi ha sostenuto in questa avventura e ai miei colleghi del reparto di Medicina fisica e riabilitativa di Casa Sollievo: anche grazie alla loro collaborazione ho potuto prendere un mese di ferie necessario alla realizzazione di questo mio sogno”.
alv