Maria Pia Di Nonno premiata per la sua tesi di laurea su Olivetti
La nostra città continua ad esprimere eccellenze. La venticinquenne Maria Pia Di Nonno si è aggiudicata la X edizione del Premio ‘Giacomo Matteotti’ nella sezione Tesi di Laurea grazie al suo lavoro “Una democrazia a misura d’uomo: la Comunità olivettiana come luogo di risanamento politico, socio-economico”. Il Premio Matteotti è arrivato alla sua decima edizione ed è un Premio nazionale assegnato dalla Presidenza del Consiglio.
Esso si divide in tre sezioni: Saggistica, Opere letterarie e teatrali e tesi di laurea.
Viene assegnato ad elaborati, opere che siano incentrati o sulla figura di Matteotti o sugli “ideali di fratellanza tra i popoli, di libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di Giacomo Matteotti.”
Per la sezione tesi il Premio Previsto è di 5000 euro (per le altre sezioni di 10.000).
La giovane studentessa sangiovannese ritirerà il premio lunedì 13 ottobre nel corso della cerimonia di premiazione nella sala stampa di Palazzo Chigi a Roma.
Nata a San Giovanni Rotondo nel 1989 ha trascorso l’infanzia e gli studi nella nostra città. Dopo il diploma al liceo linguistico, conseguito col massimo dei voti, si iscrive alla Lumsa a Roma dove si laurea con 110 e lode in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni in Teoria delle organizzazioni pubbliche, con la tesi che le ha consentito di vincere questo importante concorso nazionale.
Maria Pia, com’è nata l’idea di una tesi su Adriano Olivetti?
Vorrei iniziare a raccontare questa piccola avventura partendo da una domanda che mi è stata posta più volte da amici e conoscenti, alquanto incuriositi dal tema della mia tesi: «Perché hai scelto questo argomento? Perché proprio Adriano Olivetti?» La risposta migliore che potrei dare a chi non avesse tempo e voglia di ascoltare tutta l’intrigata vicenda, che sembra essere la trama di un romanzo dei nostri giorni, è questa: «Io non ho scelto niente, il merito non è stato il mio. È stato il destino, quel destino tanto caro allo stesso Adriano, a volere che si riprendesse a parlare di lui». (…) Si tratta di un caso? Di pura coincidenza? Non saprei dirlo con certezza.
Di cosa parla la tesi?
La tesi parte da un’analisi critica della crisi attuale (in ambito politico, morale e socio-economico) per poi proporre -rileggendo il pensiero politico di Adriano Olivetti e la sua opera principale “L’Ordine Politico delle Comunità”, ma anche il pensiero di altri autori del ‘900- delle idee e delle soluzioni per risolvere la crisi stessa (in ambito politico, morale e socio-economico). La crisi, infatti, non è mai solo politica, solo economica, solo sociale e solo morale. La crisi è la conseguenza di una serie di mancanze. La prima mancanza è il non rispetto della “Dignità Umana” e dunque il non rispetto della Libertà, della Bellezza, della Giustizia e della Verità.
Chi ti ha spronata ad approfondire questo argomento?
Il primo ad indirizzarmi in questa ricerca su Olivetti politico è stato Beniamino de’ Liguori Carino (nipote di Adriano Olivetti che adesso tramite le Edizioni di Comunità sta ristampando gli scritti di Olivetti) e in seguito anche la professoressa Melina Decaro e Gabriele Panizzi (politico a livello italiano ed europeo. Da giovane ha fatto parte del Movimento Comunità fondato da Adriano Olivetti). Gabriele ha scritto la Prefazione alla pubblicazione che uscirà a breve sul sito della Fondazione Olivetti nella Collana intangibile e sarà scaricabile gratuitamente dal sito.
Qualcuno ti ha consigliato di iscriverti a questo concorso vero?
Il merito della presentazione della domanda per il Premio Matteotti va alla dottoressa Francesca Limana (responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione della Fondazione Olivetti). Non conoscevo il Premio e un giorno in Fondazione Olivetti Francesca mi parlò di questo premio.
Cosa ti aspetti adesso? Metterai a frutto questa esperienza?
La Fondazione Olivetti a breve pubblicherà il formato della tesi (Collana Intangibile-Serie Tesi) dove sarà possibile scaricare gratuitamente l’elaborato. Vorrei però far diventare il testo “tangibile” e regalarne una copia a più biblioteche, università, scuole e centri culturali possibili. Vorrei regalarne una copia anche ad ogni senatore, ministro, parlamentare e sindaco d’Italia (e non solo).
Vorrei anche poter portare questo piccolo messaggio di speranza in giro per l’Italia in particolare nelle scuole, trascinando insieme a me anche la testimonianza delle Spille D’Oro (i lavoratori dell’Olivetti che dopo 25 anni di servizio ottenevano questo riconoscimento) facendo sì che il Premio non sia un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Ho bisogno però di qualcuno che sia ancora più folle di me tanto da supportarmi in questo sogno. Per tal motivo vorrei rivolgere questo mio appello a qualche sognatore.
http://www.fondazioneadrianolivetti.it/pubblicazioni.php?id_pubblicazioni=282