L’attenzione social altera i fatti e perde di vista il reale valore di un’iniziativa contro il bullismo
Una manifestazione spontanea di solidarietà e una scelta di campo contro il bullismo da parte di studenti giovanissimi che ha suscitato molto clamore nell’opinione pubblica locale.
Da una parte quella sorta d’incredulità da brusco risveglio tipica della scoperta di avere sotto casa questioni che sembrano riguardare sempre l’altrove, luoghi relegati in un immaginario magari mediatico, ma comunque lontano. Dall’altra un moto di orgoglio e fierezza nei confronti di questi giovanissimi ragazzi che operano una presa di posizione forte, netta e non taciuta al fianco di una compagna di scuola e contro un argomento, il bullismo, troppo spesso taciuto, sottovalutato o ridimensionato a “bravate da ragazzini”.
Molte domande ci siamo posti in questi giorni, qualcuno ha puntato il dito verso istituzioni scolastiche o docenti. A leggere le righe seguenti sembrerebbe inoltre che più di qualcuno possa aver sbagliato bersaglio cercando colpevoli dove non ve ne fossero e in chi non lo è. Reagire al bullismo con il cyberbullismo social. Al male con il male. Un clima da caccia alle streghe che caratterizza il mondo dei social network.
E così, a tentare di mettere ordine ci pensa la diretta protagonista con la sua lettera di ringraziamento e chiarimento giunta in Redazione.
Con la presente, intendo ringraziare chiunque mi abbia mostrato il proprio sostegno e la propria solidarietà in questi tre giorni, in particolare gli studenti e le studentesse che hanno organizzato l’intervento durante l’assemblea di istituto tenutasi venerdì 15/02/2019; vorrei ringraziare, inoltre, gli altri tre rappresentanti di istituto: F. P., V. G. ed A. G.; vorrei mostrare la mia gratitudine in particolare al corpo docente, il quale ieri, ignaro di tutto quanto accaduto in questi mesi, ha deliberatamente deciso di stare dalla parte degli studenti e del loro moto di solidarietà che ha reso il nostro istituto, il Liceo Statale “Maria Immacolata” una vera eccellenza!
Sono contenta di quanto accaduto ieri, di quanti studenti hanno deciso di scendere in campo per sostenere quei concetti di legalità e solidarietà che sono alla base del vivere civile.
È stato un intervento in assemblea del tutto inaspettato, che ha lasciato me e gli altri tre rappresentanti di istituto piacevolmente stupiti.
Ci tengo, inoltre, dalla mia difficile posizione in questo momento di fare alcune precisazioni: vorrei precisare che in tutta questa storia deve restare fuori il nome di F. P. venuto fuori, in questi giorni, troppo spesso, al quale chiedo scusa per quello che ha subito a causa di false informazioni diffuse da altre persone, se c’è una cosa che deve essere evitata in ogni modo è che nessuno, debba subire la sorte che è toccata a me.
Vorrei poi anche dire che, purtroppo, questa che voleva essere una storia bellissima di solidarietà è stata stupidamente strumentalizzata e travisata dando un’immagine sbagliata del mio Istituto di appartenenza, ci tengo a precisare, quindi, che la scuola non era al corrente di tutto quanto accaduto in questi mesi, quindi vi prego di smetterla con inutili e strumentali attacchi che non portano nulla di buono né alla mia scuola, né agli altri rappresentanti e neppure alla mia persona, vi invito, invece, ad essere felici di quanto accaduto ieri, della scelta che hanno compiuto le ragazze ed i ragazzi che hanno dimostrato una maturità fuori dal comune.
Con rispetto
Grazie,
A. P.
San Giovanni Rotondo,18/02/2019