Chiacchierata con l’autore a pochi giorni dall’uscita del suo primo romanzo
Arriva in questi giorni in libreria “Una vita di corsa”, il libro del sangiovannese Ermanno Tamburrano che in questo romanzo – pubblicato dalla casa editrice cagliaritana Amico Libro – ci accompagna nella storia di Marco. La sua storia comincia tra le strade di San Giovanni Rotondo, tra i quartieri della nostra cittadina, poi…Marco cresce e cambia, si mette alla prova e parte. Un libro intenso e dalle mille sorprese.
Il romanzo è stato già presentato a Cagliari, città in cui vive oggi Ermanno, e le copie della prima edizione sono andate esaurite a pochi giorni dall’uscita.
In progetto una presentazione anche a San Giovanni Rotondo che avverrà con molta probabilità nel periodo natalizio.
Giulia Siena* ha intervistato per noi Ermanno Tamburrano.
Ermanno Tamburrano: chi è, uno scrittore o un appassionato di scrittura?
Ermanno è un ragazzo cresciuto a San Giovanni Rotondo, vivendo i quartieri e la loro identità. Ora è un infermiere strumentista in sala operatoria a Cagliari, ma le prime righe lasciate dall’inchiostro su carta sono state circa all’età di 14 anni. E qui parlo di brevi e confusi pensieri, parlo e ricordo di poesie con cui giocavo a mettere in fila parole dalla rima baciata, sperando nella mia povera ingenuità potessero dare un senso figurato e reale alle mie prime e primitive emozioni. Da lì credo sia partita la mia passione per la scrittura, però mai totalmente soddisfatta perché altri interessi nel mentre si sono fatti spazio con forza nella mia crescita. Nel periodo universitario, ad Ancona, c’è stata la consapevolezza di dover dar sfogo su un quaderno all’esplosione di pensieri che mi portavo dentro, dove prima a matita e poi corretto a penna ho scritto tante e tante poesie, solo per me e per le poche persone a cui le facevo leggere. Vivo di passioni e dopo questo primo romanzo direi che sono decisamente un appassionato di scrittura.
Ermanno Tamburrano è alla sua prima esperienza da scrittore, arriva, infatti, in libreria “Una vita di corsa”, romanzo che racconta le vicende di Marco, la sua crescita e le sue sfide. È un libro autobiografico?
Sicuramente la vita di Marco rispecchia un filone narrativo che spesso si incrocia con quella che è stata la mia esperienza vissuta, a volte però viaggerà in parallelo, vicino alla verità, ma senza pretendere di essere troppo reale, altre volte sarà su un binario distante, molto più vicino ai desideri, ai sogni e alle paure.
Come nasce questo progetto editoriale e come si è arrivati alla sua pubblicazione? Come è stata la scelta del titolo?
Questo progetto editoriale nasce per caso, con la mia amica di sempre e d’infanzia Giulia Siena. È stata lei la molla, l’istinto e la sfida su cui ha fatto brace la mia voglia di raccontare, perché è una storia che sentivo di dover scrivere. La pubblicazione è stata sorprendentemente veloce, ho spedito diverse mail a case editrici che avessero possibilità di pubblicare esordienti, e felicemente ho trovato a Cagliari, Amico Libro di Carmen Salis e Roberto Sanna le chiavi che hanno aperto il sogno nel cassetto, dandogli forma e sostanza. Il titolo è stato l’inizio del Romanzo, la storia si sarebbe sviluppata su quelli che poi sono e possono essere le sfumature della vita.
“Una vita di corsa” non è un manuale per runner ma un “romanzo di formazione”: entriamo nella trama.
Ebbene sì, per me che mi diletto da amatore a seguire da allenatore alcuni ragazzi, mai mi sarebbe passato di scrivere e annoiare il pubblico non sportivo con un manuale sulla corsa, oltre ovviamente a non averne assolutamente le competenze. È un romanzo di formazione. Storie che nascono, crescono nel tempo, evolvono assecondando gli eventi o cercando di contrastarli, il tutto condito sempre con un pizzico di imprevedibilità che il destino fantasioso ci regala. Non voglio svelare nulla ma Marco conoscerà se stesso, imparerà ad amare, conoscerà il dolore e saprà reagire e diventare uomo e con lui cresceranno gli altri personaggi, che spero possano emozionarvi ed entrarvi nel cuore così come hanno fatto sorridere e commuovere me, mentre davo forma alla loro storia che ad un certo punto ha preso a camminare da sola.
Le colline, le strade, il parco di San Giovanni Rotondo, il mare di Ancona fanno da sfondo al tuo primo romanzo, “Una vita di corsa”; sono questi i tuoi luoghi?
Sono stati e saranno sempre i miei luoghi. Come tutti i luoghi dove corro e mi sento libero. Lo sport mi ha donato la capacità di creare quell’empatia con la natura e viverne la magia, il panorama con i suoni e i profumi mi entra dentro e mi lascia il suo ricordo, sia esso un dirupo scosceso con sottofondo il mare o il traffico cittadino con le luci riflesse sul marciapiede in una serata di pioggia, tutto resta nella mia mente quando la vivo con gli occhi di una corsa, in bici o passeggiando in solitudine.
Amicizia, amore, valori: sono tanti i temi di questo libro, ma uno risulta centrale, lo sport. Cosa è per te lo sport?
Lo sport è vita. L’arte e la musica, studiare e leggere, la scrittura sono assieme allo sport la linfa per vivere al meglio ogni cosa. Lo sport è metafora di vita, nei sacrifici, nei traguardi raggiunti superando i propri limiti, nelle vittorie e nelle sconfitte con cui prendere coscienza e confidenza per poter continuare a migliorare. Allenarsi vuol dire fare e creare anche quando non si ha voglia, nelle difficoltà ci arrabbieremo ma sapremo e saremo allenati e pronti a reagire, asciugandoci il sudore e non le lacrime statiche di chi è abituato a piangersi addosso senza far nulla.
8 Dove andrà “Una vita di corsa”? (presentazioni – canali di vendita)
Il romanzo è disponibile su ordinazione in tutte le grandi librerie sul territorio nazionale e sui vari internet book shop come Amazon, Ibs e altri grandi distributori. Io spero possa andare verso un ventaglio di lettori, che passi dai ragazzi e li convinca a fare sport combattendo la gabbia del mondo virtuale, imparando ad essere e raggiungere i propri sogni senza cercare scorciatoie. Ai genitori come esperienza su cui basare un rapporto di complicità con i ragazzi e i figli, che saranno poi gli uomini del futuro. Agli sportivi che condivideranno sicuramente il percorso dei personaggi e a chi vorrà sognare di vivere l’amore, il dolore, la forza di lottare contro una vita difficile, veloce e sorprendente, ma con la convinzione che se vorremo potrà scorrere felice fra i successi che sapremo costruire, con pazienza.
Vorrei concludere questa chiacchierata Ringraziando la mia famiglia per avermi educato in un modo che fino a pochi anni fa non comprendevo, ma ora capisco la grande forza dei miei genitori e la forza dei valori che hanno messo radici nel mio animo ribelle. Ringrazio le mie sorelle, lettrici disordinate ma prodighe di piccoli e preziosi consigli. Giulia Siena, mia editor e amica paziente, ha saputo motivarmi e guidarmi verso un mondo bello ma con delle regole che vanno rispettate. Grazie a lei ho scoperto di poter vivere le mie storie scrivendo. Ringrazio gli amici di sempre, le società e i luoghi che mi hanno accolto facendomi sentire subito parte di una grande famiglia. Poi Amico Libro è una casa aperta, dove puoi sederti, prendere un caffè e parlare senza filtri, progettare e chiedere desideri, tanto loro con semplicità ti sorrideranno e dopo qualche giorno ti regaleranno il tuo sogno.
*Giulia Siena: giornalista, editor e docente, per anni collaboratrice di SanGiovanniRotondoNET. Oggi svolge la sua attività tra Parma e Roma come direttore di ChronicaLibri, collaboratore di Cucina Mancina, Leggeretutti, Gazzetta di Parma, Informacibo e Cucina&Vini.