Polizia Municipale impegnata in azioni di verifica sul legittimo possesso e il corretto utilizzo del ‘pass’ riservato ai portatori di handicap
COMUNICATO STAMPA COMUNE SAN GIOVANNI ROTONDO
Nelle prossime settimane, su espresso ordine del Sindaco Luigi Pompilio, la Polizia Locale di San Giovanni Rotondo sarà impegnata in azioni di verifica sul legittimo possesso e il corretto utilizzo del contrassegno per disabili. Il contrassegno di colore arancione, esposto sul cruscotto del veicolo, consente alle persone con riduzione della capacità di deambulazione, permanente o temporanea, di transitare in zone a traffico limitato, parcheggiare negli stalli a loro riservati e richiedere uno stallo ad personam nei pressi del proprio domicilio, quando ne ricorrano le condizioni.
“Il contrassegno disabili è uno strumento fondamentale per le persone portatrici di handicap della nostra comunità ” spiega l’Assessore ai servizi sociali Matteo Ciociola. “Proprio per tutelare questo diritto e necessità a usufruire dei servizi a loro dedicati, la Polizia Municipale agli ordini del comandante Antonio Acquaviva, sarà sin da subito impegnata in azioni di contrasto all’utilizzo illegittimo o scorretto del contrassegno. Gli agenti effettueranno un controllo incrociato tra i dati in possesso all’utente con quelli dell’Ufficio Anagrafe. In questo modo sarà possibile, ad esempio, individuare contrassegni di persone defunte non riconsegnati al Comando di Polizia Locale che lo ha rilasciato, come previsto dalla legge. Altre persone che utilizzano indebitamente il contrassegno sono passibili di denuncia penale e sanzioni amministrative. E proprio per combattere l’uso improprio dei contrassegni – continua l’Assessore – che va dall’utilizzo personale da parte di amici e familiari, all’esibizione di contrassegni scaduti fino alla contraffazione degli stessi, attiveremo controlli capillari su tutto il territorio cittadino. Sono proprio tali tipologie di comportamenti “furbeschi” e molto diffusi nella nostra società, a rendere proibitivo l’approccio dei disabili, defraudati dei loro diritti, ad una mobilità possibile”.