Promissari acquirenti ancora nel guado
Ancora un nulla di fatto per l’annosa vicenda della Sicel, intricata situazione giudiziaria che va avanti da circa un ventennio e che vede coinvolti gli acquirenti di alcuni immobili nella zona 167, le banche e la cooperativa edilizia che realizzò all’epoca il complesso di palazzine residenziali.
I promissari acquirenti hanno diffuso un comunicato per esprimere ancora una volta tutta la loro frustrazione per una vicenda che si protrae da anni e per la quale non si vede ad oggi una soluzione che possa accontentare tutte le parti in causa e tutelare il loro legittimo diritto alla casa.
Lo scorso 21 giugno è stata pubblicata, dopo quasi dieci anni, la sentenza del Tribunale di Foggia che ha impiegato ben due lustri per definire il primo grado di giudizio – per fortuna solo il primo grado – afferente alla vicenda degli alloggi realizzati dalla Sicel e promessi in vendita a numerosi cittadini di San Giovanni Rotondo che hanno versato un acconto il quale, in molti casi, corrispondeva quasi all’intero prezzo di acquisto.
Cittadini che sono stati messi fuori dalle loro abitazioni dalle decisioni del Tribunale di Foggia che non ha voluto applicare una legge dello stato vanamente invocata dai difensori, in particolare l’articolo 37 della Legge n. 865/1971.
In definitiva, il Giudice del Tribunale di Foggia ha deciso di riconoscere le ragioni della banca, il cui credito con tutta probabilità si è anche prescritto, a discapito degli inermi e incolpevoli cittadini sangiovannesi per i quali si è rivelata inutile – per fortuna solo temporaneamente – la tutela del loro diritto di abitazione che una Legge Speciale dello Stato avrebbe voluto garantire.
Ma la cosa che sconcerta e rammarica oltremodo, contornando la vicenda con il sapore amaro della beffa, è l’ostinata decisione del Comune di San Giovanni Rotondo di non procedere all’annotazione della delibera consiliare n. 81/1995, come richiesto reiteratamente e vanamente dai “Promissari Acquirenti Sicel” i quali sono stati lesi dalla scelta incomprensibile dell’Ente Territoriale.
Infatti, come paventato dai “Promissari Acquirenti Sicel”, il Giudice del Tribunale di Foggia ha motivato il rigetto della domanda del Comune di San Giovanni Rotondo proprio perché non si è proceduto all’annotazione della delibera consiliare n. 81/1995.
Naturalmente, i “Promissari Acquirenti Sicel” si aspettano che gli Amministratori pro-tempore del Comune di San Giovanni Rotondo procedano alla tempestiva impugnazione di una sentenza adottata in palese spregio di una legge dello Stato e dei connessi diritti dei cittadini, a tutela del patrimonio immobiliare del Comune di San Giovanni Rotondo e delle ragioni dei “Promissari Acquirenti della Sicel”.
F.to I promissari acquirenti Sicel