Il Consiglio Comunale nella seduta del 27 gennaio 2012 ha approvato all’unanimità la variante urbanistica per la costruzione della nuova sede dei servizi dipartimentali e territoriali ASL/FG in Corso Roma.
Giunge così a conclusione un iter durato anni, e che accontenta le esigenze dell’ASL con notevoli ripercussioni positive sull’utenza che si vedrà accorpare tutte le attività ed i servizi in un’unica struttura. ”Ritengo che oggi la comunità sangiovannese può dirsi soddisfatta e orgogliosa per il raggiungimento di questo obiettivo – ha dichiarato nel suo intervento il Capogruppo di Agire Insieme, l’avvocato Antonio Pio Cappucci, da anni promotore della causa.
“Con l’accapo in oggetto il Consiglio Comunale pone l’ultimo decisivo tassello per un risultato di importanza storica per la nostra città. Per la prima volta, infatti, una struttura di sanità pubblica viene realizzata e finanziata interamente con fondi provenienti dalla Regione. Il punto di partenza è stato sicuramente il protocollo di intesa approvato da questa assise all’unanimità con delibera n. 143 del 13.11.2008, anche se i meriti vanno equamente divisi e sono da attribuire anche e soprattutto all’impegno e effettivo interessamento della FIALS, organizzazione sindacale che ha contribuito in maniera determinante all’intesa tra l’Amministrazione comunale e i vertici dell’ASL. I vantaggi per i nostri cittadini saranno tanti primo dei quali la possibilità di vedere accentrati in unica struttura diversi servizi e attività oggi svolte da uffici radicati in diverse zone del paese, causando non pochi disagi, basti pensare alla file interminabili di cittadini all’ufficio ticket di Piazza Europa che di recente sono state segnalate. Inoltre, vi saranno risparmi considerevoli, visto che non verranno più pagati i canoni di affitto per le strutture utilizzate dagli Uffici ASL.
Vorrei, infine, sottolineare che con la presente delibera, votata all’unanimità dall’assise, frutto di un intenso e ponderato lavoro dell’ufficio tecnico comunale, il nostro Comune non si limita a cedere la disponibilità dell’area in questione, ma stabilisce importanti limiti e condizioni che comunque salvaguardano gli interessi e la posizione dell’Ente comunale”, ha concluso.