Un antico collega moderno: Gesù di Nazareth
A cura del dottor Mauro Mangiacotti
Psicologo e Psicoterapeuta
Mi sono assunto l’onere e l’onore di scrivere un libro dal titolo “Gesù psicologo” pubblicato dalla casa editrice Sardini di Brescia.
Ho provato a dimostrare le straordinarie qualità terapeutiche di Gesù.
Volutamente, ho tralasciato l’aspetto spirituale sottolineando esclusivamente le caratteristiche umane e psicologiche del protagonista.
Eccovi un primo assaggio del libro.
La prima sezione di questo saggio evidenzia un modo specifico di guardare all’essere umano: ognuno è relazione.
Senza un confronto con l’altro, non possiamo definire noi stessi.
Se non ci paragoniamo ad un’altra persona, non possiamo neanche dire se siamo alti o bassi di statura fisica o morale.
Senza gli imprenditori non ci sono gli operai, così come senza gli alunni non esistono docenti.
Per farla breve, questo è un invito a pensarci non come individui ma come “persone in relazione” nella coppia, in famiglia, con i coinquilini, con gli amici, con i colleghi di lavoro.
Presto ci si accorgerà di quanto noi e chi ci è vicino siamo fautori e complici del nostro destino quotidiano, intendendo le nostre personali responsabilità legate in un inscindibile senso di corresponsabilità.
Vi lascio con una delle circa duecento citazioni presenti nel testo.
Da un insegnamento così disarmante per la semplicità dell’esposizione, si coglie facilmente l’ottica dell’uomo visto come un “essere in relazione”. Appare chiaro ed evidente che per ognuno di noi l’apice del benessere personale sia raggiungibile solo ed esclusivamente attraverso un percorso di sane e soddisfacenti relazioni interpersonali.
Dal fondo di questa riflessione, sgorga un elisir di personale e reciproca gratificazione: mantenere buone relazioni con chi ci è vicino è la strada maestra per sentirci, personalmente e insieme, vivi e felici.